martedì, dicembre 01, 2009

Ricky Gervais-Out of England

Per il consueto appuntamento con la satira tradotta per ComedySubs, vi propongo Out of England dello "spietato" Ricky Gervais, autore di The Office ed Extras. Lo potete scaricare da qui.
Ecco un assaggio, per chi mastica un po' d'inglese, di quello che vi aspetta:

My favourite war, Stephen Hawking and racism



Alla prossima
Faust VIII

mercoledì, novembre 25, 2009

Dororo

La storia di questo manga segue la vita del Ronin Hyakkimaru, durante il tumultuoso periodo Sengoku. Hyakkimaru nacque senza faccia, senza arti e organi e deforme a causa del patto che suo padre, il daimyou Daigo Kagemitsu fece con 48 demoni imprigionati: promettendogli il dominio del mondo, i 48 demoni presero ognuno una parte del corpo del figlio non ancora nato, le quali permisero loro di manifestarsi sulla Terra e compiere le più terribili atrocità. Il daimyou fece abbandonare il figlio dalla moglie, mettendolo in una cesta lasciata in balia della corrente di un fiume.

Il povero neonato fu trovato e cresciuto dal Dottor Jukai, come fosse figlio suo. Jukai era esperto di guarigione magica e alchimia e usò le sue conoscenze per fornire al bambino delle protesi , ricavate dai resti dei bambini morti durante le guerre. Esse furono indispensabili per dare al ragazzo che cresceva una vita il più possibile normale. Data la sua natura, Hyakkimaru attirava a se altri yokai, che volevano prendersi altre parti del corpo e così il dottore, per difenderlo dalle minacce soprannaturali, impiantò nel suo braccio una spada che aveva il potere di distruggere gli yokai.

Quando il dottore morì, il protagonista, ormai giovane uomo, venne a sapere del patto che era all'origine della sua esistenza sfortunata e capi che se avesse ucciso i 48 demoni avrebbe riavuto indietro le parti mancanti e la sua natura umana. Viaggiando alla ricerca dei demoni, Hyakkimaru(百鬼丸, nome datogli per la sua mancanza di umanità nella sua caccia agli oni) incontrò un giovane ladruncolo di nome Dororo, che lui decise di portare con se come compagno di viaggio.

Il manga conta 4 volumi che ci lasciano con un finale aperto. Nel 2007 è stato girato un film, ricco di effetti speciali, il cui soggetto apporta vari cambiamenti alla trama, tra cui il fatto che Dororo nel film è una giovane donna che si finge uomo.

Oltre alla nota capacità di Tezuka di trattare una grande varietà di generi(Dororo mescola dramma storico, con elementi di folklore in salsa horror/splatter, come farà, soprattutto all'inizio, Inuyasha), qualcuno nota un messaggio sociale: il fatto che Dororo nutra un sentimento di rivalsa sui daimyou e il loro strapotere; la rappresentazione di Daigo Kagemitsu, che per ottenere il potere ha venduto suo figlio, in una maniera tralaltro così vile; il fatto che i demoni non mostrino facilmente le loro vere sembianze, ma prendano possesso dei cadaveri di uomini e animali per attaccare il protagonista(leggi come "il potere che si manifesta sempre sotto mentite spoglie"); tutti questi elementi accomunerebbero la lotta di Hyakkimaru a quella di Dororo contro un vero nemico, il potere in sè ed è per questo forse che Tezuka ha intitolato il manga Dororo.
Quale che sia l'interpretazione di un possibile messaggio, è innegabile la passione che Tezuka mette nella descrizione di rapporti umani, di come funzionano e della loro profondità, elemento che ritorna sempre nella sua opera.

Vi lascio col trailer del film:



Alla prossima
Faust VIII

venerdì, ottobre 16, 2009

Ah, già...

...oggi esce anche questa cosina:


Brütal Legend 201CAge of Metal201D Talent Trailer - Watch more Most Rockin’ Videos

Long live rock'n'roll!


Alla prossima
Faust VIII

giovedì, ottobre 15, 2009

Da domani...L'Amore è per tutti!

Domani esce il nuovo album dei Rammstein, Liebe ist für alle da e io non sto più nella pelle. In omaggio alla band, vi faccio ripercorrere la loro carriera attraverso le titletrack di ogni album.
(Alcuni sono video ufficiali, altri sono fatti dai fan)

Herzeleid


Sehnsucht


Mutter


Reise, Reise(di questa, metto il live)


Rosenrot


E infine...

Liebe ist für alle da(guitar cover)



Credo sarà un grande album.


Alla prossima
Faust VIII

domenica, ottobre 11, 2009

No, buffone, non te lo consento più...

Adesso basta. Non è un mistero la mia posizione riguardo al signor Silvio Berlusconi. Eppure dire che sia caduto nel ridicolo è un eufemismo. Tralasciando gli avvenimenti degli ultimi mesi, che riguardano le sue frequentazioni con delle minorenni o i suoi festini a Villa Certosa e Palazzo Grazioli che sono cose davvero da basso impero, non ci dobbiamo dimenticare i veri motivi che lo rendono "inadatto", come scriveva l'Economist, a guidare il nostro Paese: evasione delle tasse per miliardi(di lire, poi milioni di euro), posizione di monopolio nei media con conseguente conflitto di interesse(ma non solo, il conflitto è ancora più ampio visto che il suo gruppo imprenditoriale è infiltrato in tutti i gangli della società italiana), trattativa con la mafia, appartenenza alla loggia massonica eversiva denominata P2(di cui facevano parte anche Cicchitto e Maurizio Costanzo e molti altri nomi illustri), corruzione giudiziaria per ottenere la Mondadori, leggi ad personam per guadagnare illegalmente ed evitare la galera.
Per questi motivi, da anni, i giornali stranieri cercano di spiegare ai loro lettori increduli che l'Italia è governata da un uomo che pensa solo ai suoi affari e che si riempie la bocca con parole come libertà e democrazia, di cui evidentemente non conosce il significato e nel frattempo si copre di ridicolo e getta nella vergogna tutti noi, tanto che ora siamo gli zimbelli d'Europa.
Lui si giustifica dicendo che i giornali di cui sopra sono di sinistra e sarebbero imbeccati dai giornali italiani "comunisti" che "complottano" contro di lui. Non credo che il Times o Le Monde, quotidiani vicini ad ambienti di centro-destra e che fanno giornalismo serio(a differenza di qualcun'altro che potrei citare) si prestino ad un fantomatico complotto contro un leader di partito italiano.
La bocciatura del Lodo Alfano è stata la beffa finale. Mentre in un qualsiasi Paese civile, il capo di un partito che subisse uno smacco come questo(o anche molto meno grave di questo) si sarebbe dimesso e sarebbe andato a nascondersi sotto un sasso per il resto della vita, qui nel Bengodi Mr B. dice che la Consulta "è di sinistra" e che Napolitano "sappiamo da che parte sta". Accuse gravi, provate solo dall'aria fritta nella sua testa. Ma non finisce qui: il Nostro Eroe aggiunge che i magistrati non possono farlo dimettere, visto che ha "ricevuto un mandato dal popolo" e che solo al popolo lui deve rispondere. Inoltre sostiene che gli "attacchi" dei giornali stranieri "sputtanano" lui e di conseguenza l'intero Paese.
Ok, un paio di precisazioni:
1) L'Italia è una repubblica democratica di natura parlamentare: i cittadini eleggono il parlamento. E' invece il Presidente della Repubblica che elegge il Capo del Governo o Primo Ministro, che ha l'incarico di formare il governo. In altre parole, il Primo Ministro non è eletto dal popolo, quindi il "mandato del popolo" di cui ciancia non ha alcun senso. Inoltre, secondo l'art. 3 della Costituzione, la legge è uguale per tutti e il Primo Ministro non fa eccezione. Quindi bisogna lasciar fare alla magistratura, indipendente dal potere politico, il lavoro di giudicare i cittadini secondo le leggi vigenti. Non mi sembra tanto difficile da capire.
2) Attaccare Berlusconi=attaccare l'Italia: è come dire che attaccare Bush(o Obama) significa attaccare l'America o attaccare Netanyahu o le politiche di Israele voglia dire essere antisemiti. E' falso. In più devi essere davvero megalomane per credere di rappresentare, da solo, milioni di persone che vivono nel tuo Paese.
Detto questo, sentirlo biascicare i suoi slogan populisti e nominarsi difensore della libertà e della moralità e dopo raccontare le solite, stupide barzellette è proprio la goccia che fa traboccare il vaso.
E' sempre pericoloso e non va sottovalutato, ma è anche un pupazzo, una caricatura, un triste buffone che continua il suo patetico spettacolo in mezzo alla strada, sotto la pioggia. Riflettete bene su questo, voi che lo votate.


Alla prossima
Faust VIII

martedì, settembre 29, 2009

La mattanza dei delfini

Forse non tutti sanno che ogni anno a Taiji, si svolge una spietata caccia ai delfini e che i pescatori che li intrappolano vicino alle coste li uccidono brutalmente. Il tutto si svolge in gran segreto, tanto che anche molti giapponesi ne sono all'oscuro. Per la prima volta però, il film The Cove, documenterà questo atroce massacro.
Ma visto che lo spiega meglio Pio d'Emilia su L'espresso, vi rimando al suo servizio:

Fotogallery

Dove il mare è rosso

Il post sul suo blog



Alla prossima
Faust VIII

venerdì, settembre 18, 2009

Cobra

Cobra(o anche Space Adventure Cobra, in una serie successiva) è un manga del '78 che ha delle cose in comune con Golgo 13, di cui vi ho parlato qualche tempo fa. Anch'esso è un cult, ha qualcosa di James Bond e non è mai arrivato in Italia.

Johnson, impiegato di una ditta di commercio del futuro, una mattina segue il consiglio della sua cameriera robot Ben e va alla Trip Movie Corporation, per rilassarsi. La T.M. è una ditta specializzata nel far vivere i sogni dei propri clienti come se fossero reali. Johnson si fa programmare un sogno in cui lui è il re di Harlem, circondato da belle ragazze e in cui comanda una nave spaziale da guerra. Nel sogno però, lui si immagina come il misterioso Cobra, che insieme alla sua assistente robotica Lady Armoroid, combatte con la sua Psychogun, una specie di cannone laser impiantato nel braccio, contro la Gilda dei Pirati Spaziali del malvagio Vaiken. Vaiken ha fatto mettere una taglia sulla sua testa e quindi viene perseguitato da tutti i cacciatori di taglie del cosmo, oltre che dai pirati spaziali. Quando il sogno finisce Johnson lo racconta all'inserviente, la quale gli dice che qualcosa dev'essere andato storto.

Tornando a casa, la sua auto tampona con un'altra e lui si accorge che l'uomo che ne esce è uguale a Vaiken. Johnson comincia a raccontare il sogno anche all'uomo, rendendolo sempre più nervoso. Ad un certo punto, Johnson alza il braccio per imitare il gesto di sparare con la sua arma e da questo esce un raggio laser che uccide l'uomo. Il laser ha distrutto la sua mano, rivelando la Psychogun nascosta sotto. Tornato a casa, si interroga davanti ad uno specchio su cosa stesse succedendo e dopo averlo toccato, attiva per caso un interruttore che apre la porta di una stanza segreta, al cui interno trova una Python 77 Magnum, che era la sua arma secondaria nel sogno. Johnson ricorda di essere veramente Cobra e di essersi sottoposto ad una plastica facciale oltre ad aver cancellato la propria memoria per nascondersi e sfuggire ai cacciatori di taglie, che era stanco di combattere. Dall'interno di Ben esce Lady Armoroid, che spiega al suo capo che forse le macchine della T.M., agendo sul suo subconscio gli hanno sbloccato la memoria. Così, dopo aver sventato un attacco dei pirati spaziali, recuperano la loro nave, la Tortuga e partono per nuove avventure nello spazio.

Tra queste, c'è la saga delle Royal Sisters, tre sorelle che appartengono alla Pattuglia della Via Lattea, le quali hanno dei tatuaggi che uniti insieme formeranno la mappa per il più grande tesoro dell'universo. Inconterà anche dei terribili nemici come Crystal Boy, un robot trasparente dotato di uno scheletro d'oro e ricoperto da un vetro pressocchè indistruttibile, che usa una tenaglia montata su una mano come arma multiuso e Lord Salamander, il nuovo capo della Gilda dei Pirati, astuto e manipolatore, nonchè dotato di potenti facoltà telecinetiche.

Dai 20 volumi originali sono stati tratti una serie di sequel one-shot, un film, una serie anime e un paio di OAV.
Il manga trae ispirazione dalla cultura pop occidentale di quegli anni, se pensiamo ad esempio che Cobra è ricalcato nell'aspetto e nel comportamento da Jean-Paul Belmondo e un suo alleato, Dog Savalas, un pistolero mutaforme, deriva da Telly Savalas, noto soprattutto per il telefilm Kojak.
Inoltre traspare un atmosfera molto "camp", che ricorda ad esempio il film di Flash Gordon o Barbarella(forse più il fumetto che il film), vista la presenza di una certa dose di erotismo.
Per quanto riguarda le influenze giapponesi, sempre per rimanere sull'erotismo, possiamo vedere un po' del Sexy Robots di Hajime Sorayama nelle pose di Lady Armoroid su alcune copertine del manga.

Anche se per i lettori di oggi potrebbe risultare un'opera un po' "ingenua", Cobra è una bella space opera che meriterebbe una lettura.


Alla prossima
Faust VIII

mercoledì, settembre 09, 2009

Manga Impact!

Fabrizio segnala questa interessante iniziativa a Torino, che comprende mostre, retrospettive, incontri con esperti e autori di manga/anime, tra cui Koji Morimoto e Rin Taro. Le proiezioni saranno dei titoli più vari, dai classici agli anime più nuovi e moderni.

Ecco il succoso programma.



Ah, potessi andarci...
Voi che dite?



Alla prossima
Faust VIII

mercoledì, settembre 02, 2009

Tempo di svolte nella politica del Giappone

Il 30 agosto in Giappone ci sono state le elezioni, che hanno registrato la vittoria del PDJ, il Partito Democratico Giapponese guidato da Yukio Hatoyama. Questa vittoria è significativa perchè è la prima volta dal dopoguerra che c'è un altro partito al potere che non sia il Partito Liberal-democratico, che quindi è stato in carica quasi ininterrottamente per 54 anni.
Per avere un'analisi politica un po' più completa, riporto un articolo di un esperto, Pio d'Emilia:

Il Giappone dice addio alla balena gialla

I giapponesi, che di pazienza, nella loro lunga storia, ne hanno avuta molta, hanno detto finalmente basta. Dopo 54 anni di potere pressoché assoluto e pressoché ininterrotto, hanno sfidato noia e tifoni e hanno dato il benservito alla Balena Gialla. Il partito liberaldemocratico, la DC giapponese, è stato spazzato via da un voto che ha superato ogni previsione: 115 seggi sono improvvisamente svaniti nel nulla (l’elenco dei trombati è impressionante, tre ex premier, sei ministri in carica), trasferendosi all’opposizione. L’Ulivo a Mandorla, la coalizione guidata dal Partito Democratico e che comprende socialisti e neopopolari (ma non i comunisti, che peraltro mantengono la loro forza preelettorale e annunciano per la prima volta di non escludere, su determinate questioni, un appoggio esterno al nuovo governo) ha conquistato la maggioranza assoluta della Camera: 308 seggi su 480. Un successo strepitoso, senza precedenti e inaspettato. Al punto che al proporzionale (in Giappone si vota con un sistema simile al nostro vecchio “mattarellum”) il numero di seggi conquistati supera quello dei candidati: con la curiosa conseguenza che due seggi verranno assegnati, senza merito ma senza particolari mugugni, vista l'abbondanza, alla stralunata opposizione. "Comprendo l'amarezza di Prodi - ci ha detto Naoto Kan, che domenica sera ha ricevuto le congratulazioni dell'ex presidente del consiglio - lui ha cercato di governare con un solo voto di maggioranza". L'Ulivo a mandorla ne avrà più di cento. E potrebbero aumentare, in corso d'opera, visto che la Balena Gialla da' già segni di decomposizione e che per gente abituata alla vita di Palazzo è dura rassegnarsi a perdere lo scranno. "Non ci sarebbe nulla di male - commenta Shizuka Kamei, leader e unico eletto del minuscolo Kokuminto, il nuovo partito del popolo - molti di noi sono usciti dal partito liberaldemocratico, sia pure in tempi diversi. Meglio tardi, che mai". Shizuka Kamei è in corsa per un ministero e in molti sperano sia quello della giustizia. Ex capo della polizia durante il '68, Kamei è oggi un convinto abolizionista. La sua nomina significherebbe che il Giappone rinuncia alla pena di morte. Ma non succederà, non subito, quanto meno.
“E’ la prima volta che il popolo giapponese prende in mano il suo destino e decide il suo futuro – ha detto, non senza una qualche ragione, Yukio Hatoyama, il leader del Partito Democratico che fra due settimane verrà nominato primo ministro e che sembra avere tutte le intenzione di fare sul serio – finisce un’era, quella dell’arroganza e della corruzione, e ne inizia un’altra, quella della trasparenza e del rispetto dei cittadini”. Per carità, Yukio Hatoyama, 63 anni, figlio e nipote d’arte (il nonno è stato premier prima della guerra, il padre ministro degli esteri negli anni ’50) e imparentato, per via materna, con i padroni dell’impero Bridgestone (di qui, pare, la sua passione per i motori, la Ferrari e il “made in Italy”) non è un “barbudo”. A differenza di molti suoi colleghi e amici di partito, che presto vedremo al governo, non ha nemmeno partecipato al famoso “zengakuren” , il movimento degli studenti protagonista delle lunghe e violente occupazioni degli atenei giapponmesi, negli anni ’60. Ma sembra davvero intenzionato ad imprimere una svolta in un paese “vecchio”, appesantito da una classe politica corrotta e ignorante e da una burocrazia avida e arrogante. Difficile dire quali, e sono tante, saranno le promesse elettorali che il primo governo democratico del Giappone riuscirà a mantenere, soprattutto nel breve periodo. Ma una cosa è certa: si ritorna (meglio sarebbe dire, si comincia…) a fare “politica”.
Già ieri sera, il primo segnale. Nel corso di una conferenza stampa, Hatoyama annuncia che il nuovo governo ha intenzione di riscrivere la legge finanziaria, già predisposta dal governo uscente di Aso: “è nelle pieghe del bilancio che dobbiamo trovare i soldi per mantenere le nostre promesse, senza aumentare la spesa ed il deficit pubblico”. Gli risponde, a distanza, il direttore generale del ministero delle finanze, tale Mochizuki: “faccio modestamente notare all’onorevole Hatoyama che la legge finanziaria va presentata e approvata in parlamento entro la fine di dicembre. Non si cono i tempi tecnici per riscriverla”. Immediata la reazione del futuro premier: “la legge finanziaria va presentata quando è pronta. E quando è pronta lo decideremo noi”. E’ la prima schermaglia tra politica e burocrazia, che nei prossimi giorni, settimane e mesi ne vedrà delle belle. Nagatacho, il quartiere del Palazzo e dei ministeri, subirà una vera e propria rivoluzione. Lo “spoil” system che Hatoyama ha in mente, e che non ha precedenti per dimensioni e intensità, prevede una vera e propria “occupazione” dei politici dei posti chiave. Si calcola che oltre un centinaio di deputati – molti dei quali giovani e, obiettivamente, inesperti verranno “precettati” e nominati in posti di alta responsabilità nei vari ministeri. Verranno aboliti i sottosegretari “amministrativi”, burocrati di carriera, che verranno sostituiti da nomine politiche. Ma la novità più interessante è l’istituzione del cosiddetto “Consiglio Strategico Nazionale”, composto da un numero ristretto di ministri e coordinato – a meno di sorprese, sempre possibili – da Naoto Kan, in corsa sia per la carica di vicepremier (o di Capogabinetto di Stato) che di un importante ministero. Il Consiglio Strategico dovrebbe curare i rapporti con la pubblica amministrazione e verificarne l’adempimento delle direttive del governo. Una prospettiva che ieri ha provocato l’ennesima, ma probabilmente ultima, battuta acida di Taro Aso, il premier uscente: “ne vedremo delle belle: finiremo in balia di un branco di dilettanti guidati da un estremista”. Vale la pena ricordare che Naoto Kan, nella sua breve e unica esperienza di governo come ministro della sanità del governo Hata, divenne famoso (ma da allora odiatissmo dalla burocrazia) quando decise di rivelare i nomi dei funzionari che, con la loro negligenza, avevano provocato lo scandalo delle partite di sangue per emofiliaci contaminate dal virus HIV. “Meglio dilettanti onesti che vecchi e corrotti amakudari” ha tuttavia replicato, nel corso di talk show post-elettorale, Ichiro Ozawa, l’ex leader del partito costretto alle dimissioni due mesi fa per una storia di presunti finanziamenti illeciti, riferendosi ai burocrati che, una volta raggiunta la pensione, “discendono dal cielo” (appunto, amakudari) e si installano nei consigli di amministrazione di enti pubblici e imprese private. “Tutto questo deve finire – ha continuato – i politici debbono governare, assumendosene le responsabilità, i burocrati debbono eseguire, possibilmente in silenzio”. Parole dure, segno che la il gioco si sta facendo pesante sin dall’indiomani delle elezioni. Si può immaginare, tra l’altro quale sia la rabbia del buon Ozawa, uscito polemicamente dal ventre della Balena Gialla più di vent’anni fa e da allora dedicatosi, con altrne vicende, alla costruzione di una possibile alternativa. Ci riuscì, con un vero e proprio capolavoro politico, nel 1993, quando nonostante il partito liberaldemocratico si fosse aggiudicato comunque la maggioranza relativa, mise insieme un’improbabile quanto estemporanea coalizione sotto la guida di Morihiro Hosokawa, un elegante e inesperto samurai in pensione. Durò poco, appena 11 mesi: la Balena Gialla, pur di tornare al potere, si mise d’accordo con l’allora potente partito socialista, offrendo al loro leader, Murayama, la carica di primo ministro. Ozawa incassò la sconfitta è fondò un altro partito, stavolta mettendosi d’accordo con l’odiatissima Soka Gakkai. Ma non era più riuscito, fino a domenica scorsa, a trovare la sintonia, e la strategia giusta per riacciuffare il potere.
Ora c’è di nuovo riuscito, ma non potrà, come il suo mentore e maestro, Kakuei Tanaka, il più popolare e corrotto premier del dopoguerra, del quale fu prima portaborse e poi segretario personale, giocare un ruolo pubblico. Resterà dietro le quinte, cosa che rassicura alcuni ma preoccupa molti, visto che non è il tipo che se ne sta con un bel libro in mano , a godersi la pensione. Intanto, ha già fatto sentire il suo peso. Nonostante la promessa di Hatoyama di formare un governo di “giovani”, o quanto meno “facce nuove”, sembra sia già riuscito ad imporre, per l’importante carica di Ministro dell’Economia e Finanze, il nome del fedelissimo Hirohisa Fujii, 84 anni. Ricoprì la stessa carica, e non per caso, tra il 1993 e 1994, nei governi “lampo” di Hosokawa e Hata. Una decisione che, sen confermata, non farà piacere a Banri Kaieda, il giovane deputato emergente che, contro tutte le previsioni, ha battuto sul campo il potente ministro dell’economia uscente, Kaoru Yosano, e al quale, presumibilmente, aspirava succedere.

(fonte il manifesto.it)

Alla luce di questo, non so quanto potrà essere grande il cambiamento nella società giapponese, ma spero che si facciano più politiche sociali e migliorino i rapporti con la Cina e il resto dei Paesi asiatici, per non parlare della speranza un giorno di abolire la pena di morte.

Alla prossima
Faust VIII

domenica, agosto 30, 2009

Com'è andata a finire...

Ricordate la faccenda del Kanzenban di Shaman King? Ebbene, finalmente sono riuscito a leggere on-line gli ultimi capitoli e visto che nessuno sa se e quando la suddetta Perfect Edition sarà pubblicata nel nostro amato Stivale, ne farò un breve sunto qui, senza dilungarmi troppo perchè il background è molto complesso.

Per chi volesse godersi il finale quando sarà(eventualmente) pubblicato qui da noi, metto un bello



SPOILER WARNING!!!


Il torneo finisce ed Hao è il vincitore(per abbandono del gruppo di Yoh, che lo riteneva troppo forte per essere sconfitto in battaglia). Si procede con la cerimonia dell'incoronazione che richiede al nuovo re di recarsi nel perduto continente di MU, per mezzo di un over-soul sottomarino dei Pache. Lì, dovrà attraversare dieci ambienti detti Plant, che ricreano determinati habitat(un deserto, una giungla, un ghiacciaio, lo spazio, ecc) e sconfiggere i Pache del Consiglio, per poi , alla fine del percorso, cadere in un sonno profondo e al risveglio sarà completo il processo di fusione col Grande Spirito. Il piano dei ragazzi è arrivare prima che ciò avvenga e colpire Hao quando è più vulnerabile. Visto che tutto ciò è previsto dalle regole, anche loro dovranno affrontare i guardiani di ogni Plant e sconfiggerli per arrivare da Hao. Nel mentre i Gandhara, in viaggio negli inferni(che come ricorderete si trovano all'interno del Grande Spirito) dovranno trovare i rimanenti Spiriti della Natura, gli spiriti più potenti dopo il GS e consegnarli ai cinque guerrieri predestinati: Yoh avrà lo Spirit Of Earth, Ren lo Spirit Of Thunder, Horo Horo lo Spirit Of Rain, Chocolove lo Spirit Of Wind e infine Lyserg, userà lo Spirit Of Fire abbandonato da Hao.
Gli scontri cominciano e i nostri sono in grande difficoltà. I Pache, che usano uno o più spiriti animali, si dimostrano infatti gli avversari più temibili che abbiano mai affrontato. Dopo la morte di alcuni personaggi(Faust, che si ricongiunge con Elisa e li seguirà come spirito e Marco e Luchist che si uccidono a vicenda) il manga originariamente terminava col sogno della Principessa Hao che i nostri avevano fatto alla fattoria di Nakim e con Anna e Manta che partivano per MU con l'over-soul della sfinge di Anatel.

A parte approfondire con un capitolo lo scontro fra Marco e Luchist, la cui morte non era esplicitamente mostrata nella versione precedente, Takei ci mostra come vengono sconfitti tutti gli altri guardiani(compresi Silva, Nakim e Chrom), che muoiono tutti(a parte l'ultimo) e proprio mentre i nostri hanno sconfitto l'ultimo guardiano, appare davanti a loro Hao, che uccide il Decano Goldva con estrema facilità. Uccide anche tutti gli altri sciamani solo guardandoli, risucchiandone gli spiriti dentro di sè.

Segue una conversazione tra Yoh ed Hao, all'interno del grande spirito, dove Hao ripete di voler uccidere tutti gli umani e rimanere in silenzio all'interno del GS, in un posto per lui ideale(la società degli sciamani da lui pensata), completamente vuoto e dove non sarà più ferito dai pensieri negativi delle altre persone che lui poteva conoscere telepaticamente e che lo facevano tanto soffrire. All'improvviso appaiono gli altri prescelti ed Hao è sorpreso del fatto che siano riusciti a mostrarsi davanti a lui, senza che li avesse chiamati. Scopriamo che all'interno della realtà del GS, la forza di volontà permette di fare qualsiasi cosa a chi sia consapevole di questa regola e quindi, si spiega anche il fatto che con loro ci siano gli Spiriti Della Natura.

Hao crea l'over-soul del GS che ha il potere di scatenare tutti i fenomeni relativi alle stelle(supernove, buchi neri,ecc) e la cui forza è immane. Durante il combattimento, ad un certo punto, si mostrano tutti i personaggi visti in SK, sia gli alleati di Yoh, sia i seguaci di Hao(siamo così portati a pensare che Hao abbia già azzerato tutte le vite sulla terra e richiamato a lui tutte le anime) che ora non hanno più voglia di combattere e ribadiscono il concetto espresso già da Yoh e Marco: per aver ragione di Hao, bisogna far breccia nella sua solitudine, portando l'amore nella sua vita. Solo questo potrà purificarlo dalla negatività che ha assorbito in un miglialio di anni e che lo ha reso malvagio. Hao scioglie l'over-soul, ma non è disposto ad arrendersi facilmente, finchè non incontra lo spirito della madre, uccisa mille anni fa perchè creduta uno spirito maligno, e ciò è stato l'episodio che ha scatenato in Hao l'odio per la razza umana.

La storia ora ci mostra il futuro, quando Ryu e Hana Asakura(figlio di Yoh e Anna) si incontrano con i guerrieri leggendari e insieme aspettano l'arrivo di Yoh ed Anna, che erano in viaggio per il mondo. Ren ha un figlio, che ha probabilmente avuto insieme a (Iron Maiden) Jeanne, Horo Horo ha una fattoria, Chocolove ha pagato il suo debito con la giustizia, Ryu lavora alle Terme Funbari. Tutti ripensano a quello che è successo dopo la decisione di Hao: tutti loro sono stati riportati in vita(tranne forse i seguaci di Hao, che avevano espresso il desiderio di restare con lui) da Hao, che come legittimo Shaman King è dovuto rimanere all'interno del GS e ha lasciato i nostri liberi di "sistemare le cose da soli". Il tutto si conclude con l'arrivo di Yoh ed Anna e la visita di Manta, che ora studia in un college in America e tutto sembra essere tornato alla normalità. Infine c'è una frase di Manta, con sullo sfondo il cimitero dove si sono incontrati lui e Yoh la prima volta, in cui c'è un ciliegio in fiore, che dice: "Tutti dobbiamo morire prima o poi. Ma quello che ho scoperto è che la morte non è la fine del viaggio."
E nell'ultima pagina si vede lo spirito di Hao in kimono che vede Matamune(nella forma più tradizionale di nekomata) e i due si scambiano un sorriso.

Questa è la vera fine di Shaman King, che io ho trovato molto bella. Per comprenderla al meglio, bisogna però aver letto le side stories Funbari no Uta e Mappa Douji, uscite con i data book di SK alla fine della serie regolare.

Il cerchio si chiude.


Alla prossima
Faust VIII

giovedì, agosto 27, 2009

Berserk

All'inizio di Berserk ci viene presentato Gatsu, un guerriero cupo che combatte con maniere spicce contro degli esseri mostruosi, chiamati Apostoli, in un mondo medievaleggiante. Lui non sembra meno mostruoso delle creature che è abituato ad affrontare, ma non è malvagio, è solo segnato da un'esistenza piena di dolore. Comincia così un lungo flashback che ci racconta la sua vita a partire dall'infanzia: nato dal corpo della madre impiccata, è un neonato solo e inerme, in un mondo sconvolto da continue guerre. Una banda di mercenari gli passa accanto e lo vede, ma Gambino, il loro leader, inizialmente non lo vuole raccogliere, considerandolo un segno di sventura, ma Sys, la sua compagna che aveva da poco perso suo figlio, decide di prenderlo e allevarlo come se fosse suo. Il bambino così cresce in un ambiente militare e viene addestrato fin dalla tenera età a usare le armi. Sys, ad un certo punto, muore di peste, e Gambino, che non ha mai sopportato Gatsu, gli dà la colpa di quanto accaduto e una notte tenta di ucciderlo. Gatsu schiva i suoi attacchi e accidentalmente lo colpisce alla gola con la propria spada. Il resto dell'armata, credendolo colpevole della morte del loro capo lo inseguono per ucciderlo, finchè il ragazzo cade in un burrone. Sopravviverà, e verrà accolto in un'altra banda di mercenari.

Divenuto più grande, girerà il mondo, finchè non incontrerà l'Armata del Falco, di cui entrerà a far parte dopo alterne peripezie. Qui conoscerà persone importanti per la sua vita, il capo dell'armata Grifis e il suo luogotenente, la bella Caska. Grifis è divorato dall'ambizione e spera un giorno di diventare re. Divenuto un uomo importante nel regno di Midland, visto il contributo che l'Armata ha dato nella vittoria della guerra contro il regno di Tuder, è deciso a sposare Charlotte, la figlia del re, per succedergli al trono. Il re che ama la figlia di un amore incestuoso, scopertolo nel letto della figlia, lo farà catturare e torturare. L'Armata, nel mentre, era stata attirata in una trappola dell'esercito reale per essere distrutta. Gatsu l'aveva lasciata qualche tempo prima, in cerca di nuove sfide. L'Armata sopravvive e Grifis scappa dalle segrete, ma avendo realizzato che il suo sogno non si avvererà mai, nella più nera disperazione tenta il suicidio. Il ciondolo che ha al collo però si "attiva", rivelandosi per quello che è: un Bejelit, un oggetto magico che serve ad evocare da un'altra dimensione un gruppo di arcidemoni chiamato La Mano di Dio. Costoro sono disposti a dare al possessore di un bejelit poteri sovrumani, facendoli rinascere come Apostoli, a patto che coloro che stipulano il patto siano disposti a sacrificare quanto hanno di più caro. Visto che il bejelit di Grifis è il leggendario Bejelit Cremisi, che gli avrebbe permesso di rinascere come quinto arcidemone della Mano di Dio, il sacrificio doveva essere grande.

Infatti, una notte durante un'eclisse, attira in trappola tutta l'Armata del Falco, compresi Gatsu e Caska. Tutti tranne questi ultimi vengono uccisi e divorati dagli apostoli lì presenti, ma Gatsu perde un occhio e un braccio e Caska viene stuprata da Grifis(ora noto come Phemt) davanti a Gatsu, perdendo il bambino che aspettava da lui e la sua salute mentale.
Questo è ciò che spinge Gatsu a viaggiare e a distruggere gli apostoli che incontra con la sua Ammazzadraghi , la speranza di potersi vendicare di Grifis e della Mano di Dio. Nel corso della storia a lui si uniranno vari compagni come il folletto Pak, il giovane Isidoro, la nobile Farnese, Serpico, la sua guardia del corpo e la streghetta Shilke. La sua maestra, la potente strega Flora, ha dato a Gatsu l'Armatura del Berserk. Questo oggetto magico può far superare i limiti umani in battaglia, ma fa scatenare la Bestia, il lato oscuro dell'animo di Gatsu, che una volta venuto fuori gli fa attaccare indistintamente nemici e amici e quindi deve stare attento ad usarne il potere.

Kentaro Miura ha cominciato questo manga nell'89 e ancora va avanti. Il suo stile di disegno è molto particolareggiato ed "occidentale" rispetto agli altri manga. E' cominciato come un manga pseudo-storico e horror e via via ha aggiunto molti elementi fantasy, presi dal folklore germanico o europeo, ma anche da quello indiano(vedi la guerra contro i Kushan). Le tematiche sono varie, l'illusorietà del libero arbitro e quindi il dominio del caso, il destino dell'uomo, l'istinto di conservazione e l'onnipresenza del male. Vi è inoltre il rovesciamento dello stereotipo dell'eroe, a partire dal livello visivo: Gatsu, il protagonista, è il "guerriero nero", dal corpo nerboruto e dall'armatura scura, uomo brutale che si lascia trascinare dalla rabbia e dal desiderio di vendetta, indurito dalle ferite del corpo e dell'anima, ma che combatte per la salvezza dei suoi compagni. Dall'altra parte abbiamo "il Falco Bianco" Grifis, fisico androgino, biondo, dall'armatura scintillante, dotato di grande carisma e di ambizione, ma anche gretto manipolatore e spregevole stratega, che per la propria sete di potere non ha esitato a sacrificare i suoi amici più cari. Tornato ultimamente sulla Terra in forma umana, la sua figura è diventata quasi quella di un santo, la cui ipocrisia fa gridare vendetta a chi sa qual è la verità e fa sperare a noi lettori che quando si scontrerà per l'ultima volta con Gatsu, la sua fine sarà ingloriosa.
Consiglio agli amanti del fantasy "nero" l'epopea di Miura nonchè a tutti quelli che vogliano leggere un opera cupa, profonda, ambientata in un mondo dove non è tutto bianco o nero, ma dove ci sono molte sfumature di grigio.


Alla prossima
Faust VIII

A new manga review is coming. Till then...here's some music!



(solo audio. Il video che volevo postare io non si può incorporare nel blog)


The Stranglers-No More Heroes

(anche questo non si può incorporare, ma metto il link, perchè bisogna vedere il video)

Si, gruppi inglesi, oggi...

Alla prossima
Faust VIII

martedì, agosto 25, 2009

Genetliaco


...e sono 23, cari amici!


Alla prossima
Faust VIII

domenica, agosto 09, 2009

YOU WILL BE ASSIMILATED. RESISTANCE IS FUTILE.

Ultimamente, tutti i miei amici mi chiedono perchè non ho un profilo su Facebook e quando ho intenzione di crearne uno. La risposta alla seconda domanda è MAI, probabilmente. Il perchè è presto detto: non sento la necessità di sapere cosa fanno i miei "contatti", in ogni momento della loro giornata. Nè di far sapere cosa faccio io in ogni momento della giornata(infatti ho abbandonato un po' anche twitter e plurk, per lo stesso motivo). Il fatto di essere subissato di mail per ogni cretinata che viene scritta sulla tua bacheca non mi entusiasma, a dire il vero. Come non mi entusiasma il fatto che non ci siano filtri o distinzioni fra amici stretti e conoscenze e che quindi, quello che scrivo arriverà all'orecchio di tutti i miei contatti in maniera indistinta.
La cosa più inquietante per me, oltre al fatto che anche se cancelli il tuo account tutto ciò che hai postato rimane su Facebook, è il fatto che i tuoi amici che si sono iscritti ti assicurino che non potrai fare a meno di iscriverti anche tu. Usando frasi tipo: "Anch'io dicevo che non mi sarei mai iscritto, ma dopo un po' di tempo ci sono entrato e ora lo uso tutti i giorni. Lo farai anche tu. Ci sono tutti ormai". A parte che il fatto che tutti facciano una determinata cosa, non ne prova automaticamente la giustezza, come fai a dire che lo farò anch'io? Fortunatamente, siamo degli individui razionali e possiamo sempre fare le nostre scelte. Ognuno è diverso dall'altro. Per cui
se non mi iscrivo a Facebook, non è "per avere più carisma e sintomatico mistero", ma perchè non ne vedo l'utilità. Se ti voglio contattare ti telefono, o ti mando un messaggio o una mail. Se c'è qualcosa che voglio condividere col mondo lo farò tramite il mio blog o tumblr, che uso quando voglio proporre dei contenuti e non per postare per il mero gusto di farlo.
Ai sostenitori più accaniti dei social network che sono rimasti interdetti leggendo questo mio intervento, dico: si può vivere benissimo anche senza Facebook. Ve lo assicuro.


Alla prossima
Faust VIII

domenica, agosto 02, 2009

Golgo 13: Assignment Kowloon di Yukio Noda

Golgo 13: Assignment Kowloon(ゴルゴ13 九竜の首, Gorugo Sātīn Kûron no kubi) è un film del 1977, diretto da Yukio Noda. Tratto dall'omonimo fumetto(di cui parlo qui), il film vede il nostro Duke Togo impegnato in una missione ad Hong Kong, dove dovrà uccidere un boss locale, Chow Lui Fung, che si finge benefattore della città, ma che è in realtà coinvolto in un traffico di droga tra l'America e l'Asia. L'americano che l'ha ingaggiato, vuole evitare che la lista delle persone coinvolte nel traffico venga resa pubblica. A complicare però le cose, c'è il detective Smith(interpretato da Lun Chia), che ha un conto in sospeso con Golgo e appena saputo che lui è in città, si mette subito sulle sue tracce. La situazione precipita quando Chow viene ucciso da un'altro killer e Golgo viene incolpato per questo crimine, finendo per essere inseguito sia dalla polizia, sia dagli uomini del complice di Chow, che si scoprirà essere il console di Porania, Polanski, ad Hong Kong con la figlioletta Maria. Braccato, Golgo verrà aiutato da una prostituta che aveva salvato precedentemente e dopo essersi medicato le ferite, si preparerà per lo scontro finale.

Innanzitutto, bisogna spendere due parole sull'attore che interpreta Duke Togo, il grande Sonny Chiba(che il pubblico occidentale ricorderà per essere stato l'Hattori Hanzo di Kill Bill), perfetto in questa parte. Gran parte del fascino del manga originale viene dal suo protagonista, killer freddo e calcolatore, dalla faccia di pietra e gli occhi affilati, sempre pronto a colpire al momento giusto con grande precisione. L'interpretazione e l'aspetto di Chiba soddisfano perfettamente queste caratteristiche. Quando non uccide i suoi nemici col suo fidato M16 custom, lo vediamo ingaggiare combattimenti a mani nude, che ricordano molto quelli visti nel film che portò l'attore alla ribalta, The Street Fighter. Sebbene abbia sempre il controllo della situazione, Chiba ci mostra un aspetto inedito di Golgo: l'atteggiamento nevrotico di chi viene sempre attaccato, come quando viene sorpreso alle spalle dalla piccola Maria. Questo, a mio avviso, getta uno spiraglio di umanità su un personaggio altrimenti inumano, il quale, anche quando regala una spilla alla bambina, lo fa perchè dentro c'è un microfono con cui spiare suo padre.

Un altra differenza che il film apporta rispetto al manga/anime, che fa comparire Golgo alla fine del capitolo/episodio per portare a termine infallibilmente la missione è che qui il nostro protagonista lo vediamo in azione fin da subito. Questo perchè si tratta di un film per il cinema, indubbiamente, ma anche perchè così, dopo vari combattimenti in cui ha la meglio, ci viene presentato, forse per la prima volta, in seria difficoltà dopo essere stato ferito. In questa situazione, sfrutta l'infatuazione della prostituta nei suoi confronti per sfuggire alla polizia e rimettersi in sesto, dimostrandoci ancora una volta che per lui la missione viene prima di tutto.

La trama è piuttosto lineare, quasi un pretesto per inanellare tutte le scene d'azione, che sono sempre godibili e valgono la visione di questa trasposizione cinematografica. In questo senso, il film è riconducibile al genere di film sulla yakuza tipici del periodo, di quelli che tanto piacciono a Tarantino. La differenza è che qui i criminali non dimostrano di possedere nessun codice d'onore, lasciando così tutta la "luce" al senso di giustizia di Smith, che vuole vendicare la morte della collega Lam Ling. Si aggiunge al tutto anche una certa dose di erotismo, soprattutto quando è presente la moglie di Chow.

Anche se la location principale è Hong Kong, nel film si gira il mondo, come ci si aspetterebbe da un film di James Bond o simili. Si va da Macao a Tokyo e Kyoto, arrivando anche a Miami, per alcune scene. L'atmosfera, però non cambia molto da una città all'altra, tutte metropoli che possono nascondere un identico microcosmo criminale.

Una nota di demerito va al doppiaggio sempre fuori sincrono, cosa che si nota soprattutto coi personaggi occidentali.

Un film interessante per i fan di Golgo 13 e che val bene una visione per gli estimatori dei film sulla yakuza o di arti marziali.




Alla prossima
Faust VIII

venerdì, luglio 31, 2009

Brütal Legend-Trailer ufficiale per l'E3



Wu-huu!


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Faust VIII

mercoledì, luglio 29, 2009

Woody Allen-Live at Granada Tv

Ecco a voi un altro spettacolo tradotto dal sottoscritto: il live alla Granada Tv del 1965 a cui Woody Allen partecipò assieme al cantante Danny Meehan. Mezz'ora di spettacolo molto divertente. Ma lo spiego meglio nel post che ho scritto qui, sul sito di ComedySubs, dove potrete trovare il torrent dello spettacolo, come al solito.

Enjoy!


Alla prossima
Faust VIII

martedì, luglio 14, 2009

OGGI SCIOPERO

Anche se è un po' che non aggiorno(motivi di studio :P), oggi non potevo fare a meno di aderire a questa iniziativa volta a contrastare il silenzio che verrebbe imposto ai blogger dalla legge Alfano e promossa dal sito dirittoallarete.ning.com. Ho già scritto vari post sulla censura della rete e quindi, sapete bene come la penso al riguardo. Il bavaglio alla rete e alla stampa sarà una limitazione non da stato democratico, ma che si avvicina pericolosamente ad un clima da stato autoritario sudamericano, di quelli che tanto piacevano a Gelli. Qui, l'articolo che Umberto Eco ha scritto per L'espresso a proposito della guerra del Premier alla stampa.


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Faust VIII

mercoledì, giugno 24, 2009

Deadman Wonderland

Per la serie "ancora inediti in Italia", vi presento questo manga di cui ho sentito parlare e che potrebbe essere interessante per gli amanti dell'azione/splatter.

Sono passati dieci anni dal Grande Terremoto che ha fatto sprofondare nell'oceano più del 70% della città di Tokyo. Ganta Igarashi è uno studente quattordicenne nella prefettura di Nagano ed è un "escapee", un sopravvissuto al terremoto, di cui però, non ha alcun ricordo.
Un giorno, un uomo coperto di sangue appare fuori dalla finestra della sua classe e uccide brutalmente tutti i suoi compagni, lasciando inspiegabilmente vivo Ganta e sparendo nel nulla dopo avergli inserito un cristallo rosso nel corpo.

Dopo essersi ripreso, Ganta viene incolpato dell'omicidio dei suoi compagni e portato nella prigione nota col nome di Deadman Wonderland, l'unica del Giappone ad essere gestita da privati. Questa prigione è nota per i metodi brutali usati dai guardiani sui prigionieri ed è stata costruita come attrattiva turistica, per risollevare l'economia di Tokyo. Le terribili pene inflitte ai condannati, diventano quindi uno spettacolo per chi vuole assistervi. I prigionieri della struttura accusati di reati gravi, come Ganta, sono "condannati a morte": gli viene applicato un collare che rilascia lentamente un potente veleno nel loro corpo. L'unico modo per posticipare la fine è prendere un antidoto (simile per aspetto ad una caramella) ogni tre giorni.

Ganta si fa degli amici in prigione: Shiro, una strana ragazza vestita con una tuta attillata e che si comporta in modo infantile, la quale dice a Ganta di conoscerlo da quando era piccolo(anche se lui non lo ricorda) e Yoh, un cleptomane con un grande talento a rintracciare le cose.
Il nostro protagonista sarà ossessionato dalla ricerca dell'Uomo Rosso, che crede si trovi nella prigione, perchè una volta trovato, è convinto di poter dimostrare la propria innocenza e lasciare la prigione. Intanto, scoprirà di avere il potere di controllare il proprio sangue e di poterlo usare per combattere. Verrà a conoscenza del fatto che in un livello sotterraneo segreto, altri prigionieri con un potere simile al suo, chiamati "deadmen", vengono usati in un cruento torneo, il Carnival Corpse, per assistere al quale c'è chi paga molti soldi al penitenziario. In palio ci sono compresse di antidoto e dei crediti, che servono per comprare delle cose all'interno di DW. Addirittura con un gran numero di essi, si può comprare la propria libertà. Chi perde invece, perderà una parte del proprio corpo, selezionata da una macabra slot machine e usata per la ricerca sui poteri dei deadmen.

Ganta, come potere del Ramo del Peccato(così è definita la capacità di manipolare il sangue), crea dei proiettili di liquido ematico che "spara" agli avversari, ma ci sono prigionieri che col sangue creano lame, fruste, bombe, ecc.
Tra i prigionieri ci sono molti terribili combattenti, alcuni dei quali fanno parte di una resistenza che si muove nell'ombra contro le guardie carcerarie, le quali non sono da meno, soprattutto il corpo speciale degli Undertakers, formato da detenuti irrecuperabili e sanguinari, che hanno armi e armature che annullano il potere del Ramo del Peccato.

Almeno dalle premesse, sembrerebbe una serie abbastanza originale, con un ambientazione che, se ben sfruttata, potrebbe avere qualche sviluppo interessante. Vedremo se arriverà anche da noi.


Alla prossima
Faust VIII

martedì, giugno 23, 2009

Der schwarze Obelisk

Nel mio Paese, la mediocrità è il valore supremo. La cultura ed il sapere vengono declinati solamente attraverso frasi fatte, qualche citazione, alla stregua dei proverbi che sono usuali al popolino. Però, queste dimostrazioni di qualunquismo vengono portate avanti dai cosiddetti intellettuali. La scuola ti insegna solo ad essere sottomesso(attraverso il meccanismo del “debito”, che già ti prepara ad una vita funestata dal pagare il mutuo, dal precariato e dall’incertezza) e, visto che la maggioranza degli italiani non legge libri o giornali e non si informa attraveso internet, essi fondano la propria cultura sulla televisione(spazzatura) e vengono così inglobati in una grigia calce che trasforma gli individui in “massa”, in “gente”(e mi rendo tragicamente conto di quanto avessero ragione i Pink Floyd). E contro questi mediocri muri si staglia, come un nero obelisco, una persona. Una persona che fa la legge, ma che non è soggetta ad essa. Una persona i cui luridi eccessi si è disposti a tollerare, perchè rappresenta tutto il popolo. Come una grande opera che “valorizza” il quartiere fatto di mediocri muri, così il compiacersi dei suoi privilegi sembra giustificare l’ignoranza e la grettezza dei suoi seguaci.

Addirittura, il fatto che possa esibire la sua ricchezza e il suo potere in modo così superbo, diventa motivo di vanto per quanti si identificano in lui, anche se costoro non conosceranno mai nella loro vita quel tipo di ricchezza. Si vantano di soldi e potere che non hanno.

Ma mi consolo, pensando che gli edifici costruiti male, prima o poi crollano.



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Faust VIII

mercoledì, giugno 17, 2009

Un po' di svago musicale

Oggi ho scelto due canzoni de Guano Apes:

Open Your Eyes



Big In Japan(Cover degli Alphaville)


Serenità a voi!


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Faust VIII

martedì, giugno 16, 2009

Beck-Mongolian Chop Squad

Yukio è un normale quattordicenne che ha cominciato a frequentare le medie e trova la sua vita piuttosto noiosa. Ha pochi amici e qualche volta viene preso di mira dai bulli. La sua vita però, avrà uno scossone quando salverà uno strano cane di nome Beck da dei ragazzi che lo maltrattavano. Il padrone del cane, il sedicenne Ryusuke Minami, lo ringrazierà, farà amicizia con lui e gli racconterà di quando suonava in America col gruppo grunge dei Dying Breed.

Koyuki(soprannome affettuoso di Yukio), affascinato dalla storia del suo nuovo amico, comincerà ad interessarsi di più alla musica e a voler imparare a suonare la chitarra. Il suo insegnante, il signor Saitou, è un uomo di mezza età un po' bizzarro, che gli impartirà anche delle lezioni di nuoto. Koyuki impara velocemente a suonare e ad un certo punto, col suo amico Sakurai, che suona la batteria, entrerà nel nuovo gruppo fondato da Ryusuke, i Beck.

Grazie al talento di Ryusuke, Chiba e Taira, il gruppo underground dei ragazzi guadagna presto consensi, tanto da pubblicare un album in America(dove però, sono conosciuti col nome di "Mongolian Chop Squad") e a partecipare a grandi eventi indie come il Greatful Sound Festival.
Ci sono anche delle sottotrame, come la storia d'amore tra Koyuki e Maho, sorella di Ryusuke; i guai di Ryusuke per la proprietà di "Lucille", una leggendaria chitarra crivellata di proiettili, che si dice sia appartenuta a B.B. King; la rivalità con Eiji, ex compagno di Ryusuke nei Serial Mama, che ha scommesso con lui di poter creare la band migliore del mondo.

La musica rock è presente in tutte le sue declinazioni, sia nel manga che nell'anime, attraverso svariate citazioni e riferimenti, a cominciare dai "modelli" dei componenti dei Beck: Ryusuke sarebbe ispirato a Jimmy Page, Chiba a Zack De La Rocha, sia per l'aspetto fisico che per il suo modo di cantare influenzato dal rap, Taira, il bassista, ricorda Flea dei Red Hot Chili Peppers(come lui ha uno stile molto funky e si esibisce a torso nudo sul palco).
Nel manga le illustrazioni che aprono i capitoli scimmiottano famose copertine di album, solo che i "personaggi" ritratti, sono del cast di Beck.

Prima dell'uscita dell'anime, allegati a qualche volume del manga(nell'edizione originale e in alcune edizioni estere) c'erano dei cd con delle canzoni ispirate al manga, scritte da gruppi indie giapponesi. E' un peccato che nella versione italiana non li abbiano inclusi.
Ovviamente ci sono anche i CD con la colonna sonora dell'anime, anch'essi prodotti da band più o meno affermate.

In conclusione, di puo dire che Harold Sakuishi ha creato un'opera leggera che racconta il sogno del rock, un sogno che molti di noi hanno durante la giovinezza e che ci fa capire come avere una grande passione come la musica, aiuti ad apprezzare meglio la vita.

Ed ora un assaggio della musica di Beck:

Hit In The U.S.A. by Beat Crusaders


My World Down by The Dying Breed(Beat Crusaders and Beck voice actors)



Alla prossima
Faust VIII

domenica, giugno 14, 2009

CIAPPI


Il buon Natangelo colpisce ancora...


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Faust VIII

mercoledì, giugno 10, 2009

Un Gundam nel parco

Ho letto su vari blog, tra cui quello di Lana e Lamù e quello del Rrobe, che è quasi completata la costruzione di un Gundam RX-78-2(quello di Amuro Ray, per capirci) a grandezza naturale, nel parco di Odaiba a Tokyo. Devo dire che fa un gran bell'effetto a giudicare dalle foto e confesso che mi piacerebbe andarlo a vedere, se mi trovassi in Giappone.



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Faust VIII

lunedì, giugno 08, 2009

La verità è che ve lo meritate

La verità è che ve lo meritate. Come vi siete meritati di avere Mussolini e il fascismo. Perchè siete degli idioti qualunquisti, bigotti e ignoranti. Condannati ad essere sempre la periferia dell’impero.

Credete ad una retorica da campagna elettorale perenne, che di certo non risolleverà il Paese, ma siete troppo miopi anche per rendervene conto.

Perchè pensate ancora in termini di politica clientelare, solo per il vostro misero tornaconto personale. Pensate alle cose che avete e a come fare per averne di più. Pensate solo all’immagine.

Non avete nessun valore, rendetevene conto. Il programma politico del vostro partito sembra la pubblicità di un detersivo. “Signora, mi darebbe il suo ***** in cambio di due fustini?”. Come il gioco dei pacchi che tanto vi piace, siete scatole vuote. Sepolcri imbiancati.

E mentre un vento di odio razziale e guerra tra poveri attraversa l’Italia e l’Europa, voi festeggiate sulle macerie della cultura socialdemocratica, contenti del ritorno della legge della giungla.

Quando però verrete colpiti nel vivo, quando dovrete pagare di tasca vostra per l’incapacità di chi vi siete scelti, vi lamenterete. Perchè come i ciuchi, capite solo il bastone.

E allora negherete di averli votati, come avete negato in passato di essere stati fascisti, democristiani, socialisti. Il tipico opportunismo all’italiana.

Provo pena per voi.

(via My Tumblr)

Blade Runner Di Ridley Scott

Sono riuscito finalmente a vedere Blade Runner, film che mi aveva da sempre incuriosito(tratto dal romanzo di Philip K. Dick, "Do Androids Dream of Electric Sheep?"), ma che non avevo mai avuto occasione di vedere. Ho visto il Final Cut che è passato in televisione un paio di giorni fa, quindi su questa versione baserò la mia piccola recensione.
Los Angeles 2019. Le guerre nucleari e l'inquinamento hanno reso la terra un posto davvero oscuro e inospitale. Molti animali estinti, sono stati sostituiti da loro versioni meccaniche e molti uomini hanno deciso di emigrare nelle colonie extramondo. Possono emigrare coloro che sono sani, non affetti da malattie derivate dall'inquinamento e i ricchi. I poveri e i malati sono costretti a rimanere sulla Terra. Anche il clima di Los Angeles è profondamente cambiato: lo smog l'ha resa una città buia, costantemente bagnata dalla pioggia. E' diventata una città ancora più multietnica, dove è predominante la componente asiatica e dove le strade sono attraversate da una moltitudine di persone che sciamano senza tregua da una parte all'altra.
Le mega corporazioni e le loro pubblicità su maxi schermi, sembrano guardarle dall'alto in basso, dando un senso di oppressione, rafforzato anche dalle luci dei fari, che si insinuano anche nei vicoli più bui.

Qui vive e si muove Rick Deckard, poliziotto ed ex Blade Runner, ovvero cacciatore di replicanti, androidi usati nelle colonie extramondo per i lavori pesanti, come strumenti di piacere o come soldati. Quando questi si ribellano e scappano dalle colonie, arrivando sulla Terra, costituiscono un pericolo perchè non sanno controllare le proprie emozioni ed essendo molto più forti degli umani, possono causare vere e proprie stragi tra la popolazione. In più, ad occhio nudo sono indistinguibili dagli umani, quindi è nata la necessità di avere degli agenti speciali, i Blade Runners, per eliminarli, o come dicono loro per ritirarli.

Rick aveva smesso di cacciare replicanti, ma all'inizio del film, viene costretto dal suo collega Gaff a tornare al lavoro, dopo la fuga di sei Nexus 6, replicanti di ultima generazione. Due di loro, appena arrivati sul pianeta sono finiti in una rete elettrica, una trappola che li ha distrutti. I quattro rimasti sono: Roy Batty, un modello da combattimento; Leon Kowalski, un addetto al combustibile nucleare; Zhora, programmata come assassina esperta di arti marziali e Pris, un modello "di piacere".

Avendo scoperto che Leon si era infiltrato nella Tyrell Corporation, l'industria che li ha creati, e che aveva ucciso un altro Blade Runner, Deckard viene chiamato ad investigare dal presidente della compagnia. Lì, sottopone la sua giovane assistente, Rachael, al test di Voight-Kampff, che serve ad individuare i replicanti in base alle loro reazioni emotive alle domande che vengono loro fatte, monitorandole osservando i movimenti degli occhi. Scopre che quella che gli era stata presentata come umana dal direttore è in realtà un replicante sperimentale e che lei stessa è ignara di esserlo. Deckard affronta il dilemma di rivelare o meno a Rachael la sua vera natura, mentre si rende conto di provare qualcosa per lei. Dilemma che sarà ancora più terribile, quando gli ordineranno di ritirare anche lei.

Si scopre che lo scopo dei replicanti fuggiaschi è semplicemente quello di non morire, essendo quasi scaduta la loro durata vitale, che, per ragioni di sicurezza, arriva al massimo a quattro anni. Per questo andranno da Tyrell per cercare di posticipare in qualche modo la loro fine.
Deckard li eliminerà uno dopo l'altro, fino ad arrivare allo scontro finale con Roy Batty.

Blade Runner è un film molto complesso e stratificato, per i modelli a cui si ispira e per le tematiche di cui tratta ed ha avuto un'enorme influenza sulla narrativa e sul cinema di fantascienza ad esso successivi. Esso porta gli stilemi del noir à la Chandler nell'ambito fantascientifico, con una femme fatale, un eroe che in realtà è un antieroe e una fotografia caratterizzata da oscuri bassifondi malfamati.

Vengono esplorate tematiche profonde come la hubris, la tracotanza umana di operare in un ambito divino, come quello di creare la vita grazie alla robotica e all'ingegneria genetica; la paranoia dei replicanti di dover essere braccati dai Blade Runners e quella degli umani che hanno paura dei replicanti, non sapendoli distinguere da loro; la difficoltà del distinguere il reale dal non reale da parte dei replicanti, nei quali sono stati impiantati ricordi fittizi, per aver un miglior controllo su di loro; il simbolismo religioso da angelo caduto che permea Roy Butty; l'inquinamento e la globalizzazione; la tirannide delle corporazioni; la morte e la ricerca dell'immortalità.

Inoltre dalla versione Director's Cut in poi, ci viene istillato il dubbio che anche Deckard potrebbe essere un replicante, dotato di ricordi fasulli e convinto di essere un Blade Runner, ma in realtà subalterno di Gaff e usato per dare la caccia ai suoi "simili". Questo ci verrebbe dato da una sequenza in cui Deckard sogna un unicorno, che ci fa vedere sotto una nuova luce una delle scene finali, quando cioè trova fuori dal suo appartamento uno degli origami di Gaff, a forma di unicorno. Questo ci fa pensare che Gaff conosca i pensieri di Deckard, come se fosse stato lui a "programmarlo". Il dilemma Deckard umano/replicante ha varie sfumature interessanti, ma più di tutto, fa diminuire la distanza fra umani e replicanti, facendoci riflettere su cos'è che ci rende davvero umani. Il dubbio diventa più forte se si riflette anche sul fatto che i replicanti nel film sembrano provare più emozioni degli apatici abitanti della Terra.
Più che una risposta certa, è proprio il dubbio che rende più interessante il finale.

Consiglio la visione di questo cult movie a tutti, amanti della fantascienza e non.


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Faust VIII

mercoledì, giugno 03, 2009

"A chi hai detto fottuto giapponese?"

Vi risulta che il buon Mario Giordano abbia chiesto scusa pubblicamente per la faccenda del "musi gialli" scritto sul suo giornale? A me no. Non dico che si merita la fine che Kitano fa fare ai mafiosi messicani in Brother, ma magari uno yubitsume...


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Faust VIII

lunedì, maggio 25, 2009

Vi Veri Universum Vivus Vici

Ho deciso di approfondire un po' la figura del Faust, ispirazione per il personaggio di Faust VIII.
Qui, la pagina che gli dedica Wikipedia(inglese, perchè è più completa), mentre qui abbiamo tutte le opere, nelle varie arti, che sono basate, ispirate, o che accennano al mito faustiano(così numerose che ho preferito mettere il link, piuttosto che riportarle tutte qui). Più avanti analizzerò nello specifico le opere più importanti o più conosciute di questa lista.



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Faust VIII

Le Freak? C'est chic!

A mio parere, se c'è uno che è sopravvalutato nel panorama televisivo italiano, è il signor Chiambretti. Riceve lodi sperticate da destra e da sinistra, perchè nei suoi show(tutti uguali tra l'altro), l'ultimo dei quali Chiambretti Night su Italia 1(sic), gioca a fare l'alternativo, ospitando cori gospel, pornostar, omosessuali-macchietta, nobili eccentrici, preti, numeri di pseudo-burlesque, imitatori che non fanno ridere, corpi di ballo, starlette, celebrità in declino o con la crisi mistica e gente di cui non riesco a comprendere la funzione(utili come quei soprammobili di capodimonte che tanto piacciono a vostra zia). Condisce il tutto con luoghi comuni, doppi sensi da bar e sessualità ostentata.
La sensazione di disagio è pari a quella che si prova andando a vedere un freak show itinerante nella zona della Bible Belt americana. Un caravanserraglio di cui il pubblico ride e si compiace, una realtà a cui è grato di non assomigliare e che in qualche modo legittima la propria mediocrità.
La diversità come bestia rara per vedere la quale paghi il biglietto. Dipingere il "diverso" così, non è integrazione, ma l'elogio dell'uomo qualunque, dell'uomo "normale". Del professionista che prima fa il difensore della morale e di nascosto va con i viados. Del senatore UDC che fa i coca party.
L'acme di questa società ipocrita.


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Faust VIII

giovedì, maggio 21, 2009

Maximum The Hormone

I Maximum The Hormone vengono definiti in vari modi: post-hardcore, hardcore-punk, nu metal o funk metal. Quello che è chiaro è che sono comunque un gruppo dalle sonorità molto dure, che si lasciano andare difficilmente alla melodia(ma quando lo fanno, ottengono risultati interessanti) e che, spesso e volentieri, inframezzano con l'elettronica le parti cantate veloci e gutturali(mi ricordano un po' i Korn, da questo punto di vista). Hanno fatto uscire 5 album dal 1999 a oggi e sono diventati ancora più famosi dopo aver composto 2 canzoni, "What's Up, People?" e "Zetsubou Billy", usate rispettivamente come opening e ending dell'anime di Death Note. Si sono anche occupati, insieme ad altri musicisti giapponesi, delle canzoni dell'anime di Detroit Metal City. Hanno inoltre suonato in Europa con gli Enter Shikari e, quest'anno, suoneranno in Giappone aprendo i concerti dei Bring Me The Horizon e Blessed By A Broken Heart.


What's Up, People?



Zetsubou Billy



Buiikikaesu!



Bikini Sports Ponchin



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Faust VIII

martedì, maggio 19, 2009

Bastard! Ankoku no Hakai Shin

Siamo in un nuovo medioevo, 400 anni dopo la caduta della civiltà moderna, dove la spada e la magia la fanno da padrone e i demoni e i mostri imperversano e si cibano degli inermi esseri umani. Un esercito malvagio, comandato dai Quattro Re, sta per invadere il regno di Meta-Likana. Tiara Nort Yoko, figlia quattordicenne di Geo Nort Sort, il sommo sacerdote del regno, sentendo la fine vicina, dà un bacio d'addio al piccolo Rusie Renren, orfano suo coetaneo, allevato nella sua famiglia. Il "bacio della vergine" però, trasforma il ragazzino in Dark Schneider, un potentissimo stregone che 15 anni prima aveva tentato di conquistare il mondo con un esercito demoniaco, ma fallì è fu ucciso.

Lo stregone usò un incantesimo di reincarnazione per avere un'altra possibilità di portare a termine il suo piano, ma Geo lo intrappolò nel corpo di Rusie e solo il bacio di una vergine avrebbe potuto liberarlo. Ora Dark Schneider è però obbligato ad obbedire a Yoko, visto l'affetto che Rusie nutre per lei e, dopo un suo ordine, va ad affrontare i Quattro Re.
Scopriamo così che essi erano suoi alleati in passato, alcuni anche suoi discepoli. Il loro scopo è trovare i quattro sigilli che imprigionano Ansalax, Dio Oscuro Della Distruzione, per provocare l'Armageddon.

Il primo che affronta è Gara, capo di un armata di mille ninja e abilissimo nel ninjutsu egli stesso, che rapisce Yoko per metterlo alle strette, ma viene sconfitto facilmente e in seguito si unisce di nuovo a lui. Gli altri re sono: Arshes Nei, una mezz'elfa, figlia adottiva e amante di Darsch, abilissima nella magia del fulmine e costretta da una maledizione a combattere contro di lui; Kall Su, come Arshes Nei, discepolo e grande amico di Darsch, usa la magia del ghiaccio; Abigail, chierico esperto di magia nera. E' immortale e comanda un esercito di non-morti. Utilizzerà molti stratagemmi per uccidere il protagonista. Dopo aver affrontato Ansalax, che si scoprirà essere stato creato da un antica civiltà e in seguito, di essersi ribellato ad essa, la storia diverrà sempre più epica, visto che il nostro combatterà i demoni all'inferno e gli angeli nei cieli, in un crescendo che va avanti tutt'ora. Infatti, la pubblicazione, cominciata nell'88 va avanti irregolare su Ultra Jump.

Vari i fattori che rendono particolare questo manga:
  • Il protagonista-Darsch è un antieroe in piena regola. E' malvagio, egoista, crudele, cinico e lussurioso. I suoi scopi sono ancora conquistare il mondo e creare un harem con le donne più belle
  • I riferimenti al metal-L'autore, Kazushi Hagiwara, è un grande appassionato di metal e omaggia delle figure di riferimento dell'ambiente non solo con nomi di personaggi(Il draghetto Lars Ulu, ad esempio, è un omaggio a Lars Ulrich, batterista dei Metallica), ma anche con nomi di incantesimi(Venom e Halloween, che sono nomi di famose band) e addirittura con tavole che richiamano le copertine di alcuni album
  • Il fanservice-Molto presente, viste le tendenze del protagonista
  • La parodia del fantasy-Il manga può essere anche visto come una parodia del fantasy e dei GDR, cose di cui, come il metal, Hagiwara è appassionato. Per cui si percepisce un universo fantasy molto cupo e spesso grottesco, dove violenza e sesso, hanno una parte preponderante nell'economia della storia
Ecco delle immagini che fanno capire il volume di citazioni del metal presenti:

Evil Osbourne-Ozzy Osbourne

Yngwee Von Malmsteen-Yngwee J. Malmsteen






Anche se la storia è ancora apertissima e spesso e volentieri sembra che l'autore non sappia dove voglia andare a parare, il lato grafico è eccellente, essendo il disegno molto particolareggiato e facendo un ottimo uso di retini e ombreggiature.
Se cercate un intrattenimento "leggero" o più semplicemente, siete fan del metal e del fantasy, questa serie è da provare.



Alla prossima
Faust VIII