Cobra(o anche Space Adventure Cobra, in una serie successiva) è un manga del '78 che ha delle cose in comune con Golgo 13, di cui vi ho parlato qualche tempo fa. Anch'esso è un cult, ha qualcosa di James Bond e non è mai arrivato in Italia.
Johnson, impiegato di una ditta di commercio del futuro, una mattina segue il consiglio della sua cameriera robot Ben e va alla Trip Movie Corporation, per rilassarsi. La T.M. è una ditta specializzata nel far vivere i sogni dei propri clienti come se fossero reali. Johnson si fa programmare un sogno in cui lui è il re di Harlem, circondato da belle ragazze e in cui comanda una nave spaziale da guerra. Nel sogno però, lui si immagina come il misterioso Cobra, che insieme alla sua assistente robotica Lady Armoroid, combatte con la sua Psychogun, una specie di cannone laser impiantato nel braccio, contro la Gilda dei Pirati Spaziali del malvagio Vaiken. Vaiken ha fatto mettere una taglia sulla sua testa e quindi viene perseguitato da tutti i cacciatori di taglie del cosmo, oltre che dai pirati spaziali. Quando il sogno finisce Johnson lo racconta all'inserviente, la quale gli dice che qualcosa dev'essere andato storto.
Tornando a casa, la sua auto tampona con un'altra e lui si accorge che l'uomo che ne esce è uguale a Vaiken. Johnson comincia a raccontare il sogno anche all'uomo, rendendolo sempre più nervoso. Ad un certo punto, Johnson alza il braccio per imitare il gesto di sparare con la sua arma e da questo esce un raggio laser che uccide l'uomo. Il laser ha distrutto la sua mano, rivelando la Psychogun nascosta sotto. Tornato a casa, si interroga davanti ad uno specchio su cosa stesse succedendo e dopo averlo toccato, attiva per caso un interruttore che apre la porta di una stanza segreta, al cui interno trova una Python 77 Magnum, che era la sua arma secondaria nel sogno. Johnson ricorda di essere veramente Cobra e di essersi sottoposto ad una plastica facciale oltre ad aver cancellato la propria memoria per nascondersi e sfuggire ai cacciatori di taglie, che era stanco di combattere. Dall'interno di Ben esce Lady Armoroid, che spiega al suo capo che forse le macchine della T.M., agendo sul suo subconscio gli hanno sbloccato la memoria. Così, dopo aver sventato un attacco dei pirati spaziali, recuperano la loro nave, la Tortuga e partono per nuove avventure nello spazio.
Tra queste, c'è la saga delle Royal Sisters, tre sorelle che appartengono alla Pattuglia della Via Lattea, le quali hanno dei tatuaggi che uniti insieme formeranno la mappa per il più grande tesoro dell'universo. Inconterà anche dei terribili nemici come Crystal Boy, un robot trasparente dotato di uno scheletro d'oro e ricoperto da un vetro pressocchè indistruttibile, che usa una tenaglia montata su una mano come arma multiuso e Lord Salamander, il nuovo capo della Gilda dei Pirati, astuto e manipolatore, nonchè dotato di potenti facoltà telecinetiche.
Dai 20 volumi originali sono stati tratti una serie di sequel one-shot, un film, una serie anime e un paio di OAV.
Il manga trae ispirazione dalla cultura pop occidentale di quegli anni, se pensiamo ad esempio che Cobra è ricalcato nell'aspetto e nel comportamento da Jean-Paul Belmondo e un suo alleato, Dog Savalas, un pistolero mutaforme, deriva da Telly Savalas, noto soprattutto per il telefilm Kojak.
Inoltre traspare un atmosfera molto "camp", che ricorda ad esempio il film di Flash Gordon o Barbarella(forse più il fumetto che il film), vista la presenza di una certa dose di erotismo.
Per quanto riguarda le influenze giapponesi, sempre per rimanere sull'erotismo, possiamo vedere un po' del Sexy Robots di Hajime Sorayama nelle pose di Lady Armoroid su alcune copertine del manga.
Anche se per i lettori di oggi potrebbe risultare un'opera un po' "ingenua", Cobra è una bella space opera che meriterebbe una lettura.
Alla prossima
Faust VIII
4 commenti:
Mi pare fichissimo, altrochè!
Eh si: l'atmosfera un pò ingenua (più che il pizzico di erotismo, invero) potrebbero farne un anti-Golgo, ma non è detto che sia una cosa brutta.
Grazie per la dritta: cerco di recuperare qualcosa!
Mi sto avventurando(e appassionando) alla scoperta di manga mai arrivati o poco conosciuti qui da noi e devo dire che ce ne sono molti degni di nota...
il tema del sogno artificiale è preso da un racconto di Philip K. Dick :We Can Remember It For You Wholesale
lo stesso da cui hanno tratto il film ''atto di forza ''
Ciao, fotografo. Grazie per l'interessante contributo ;-)
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