martedì, maggio 05, 2009

Tetsuwan Atom

Oggi vi parlerò di un'altro manga importantissimo non solo nella storia del fumetto nipponico, ma nella cultura giapponese in generale. E' stato creato dal grande Osamu Tezuka, "il dio dei manga" e "padre degli anime", autore estremamente prolifico, che vanta una produzione di ben 700 serie manga. Il protagonista, come fama, è l'equivalente di Topolino per i giapponesi. Sto parlando di Tetsuwan Atom.

Tetsuwan Atom(鉄腕アトム , "Atom il Possente"), in Occidente conosciuto come "Astro Boy", racconta la storia, ambientata in un futuro dove coesistono uomini e robot, di Atom, un ragazzino-robot, creato dal Dottor Tenma, capo del Ministero della Scienza, per colmare il vuoto lasciato da suo figlio Tobio, morto in un incidente d'auto. Sebbene Atom(Astro fuori dal Giappone) somigli in tutto e per tutto al figlio e Tenma lo tratti come tale, ad un certo punto il dottore capisce che non sarà mai la stessa cosa e, nella versione originale, vende Atom al circo del perfido Hamegg. Un giorno, mentre Atom si sta esibendo, viene notato dal Professor Ochanomizu, che ne intuisce i poteri e che convince Hamegg a cedergli il ragazzo, di cui diventa il tutore legale. Tra le abilità di Atom: la capacità di tradurre oltre 60 lingue, una forza equivalente a 100.000 cavalli-vapore(in seguito portati a 1.000.000), razzi nelle gambe per volare, udito amplificato, pistole che gli escono dal posteriore, un cuore elettronico che percepisce gli intenti criminali delle persone, luci dagli occhi per la visione notturna e la capacità di sparare raggi laser dalle dita. Presto il Professore capirà anche che Atom ha la capacità di provare emozioni umane, cosa incredibile per un robot. Da quel momento in poi, il nostro protagonista combatterà contro vari nemici per difendere l'umanità: umani che odiano i robot, robot impazziti o invasori alieni. Cercherà anche di migliorare la convivenza tra umani e robot.

Atom vive moltissime avventure in giro per il mondo, a volte insieme al Dr. Ochanomizu, la sua sorella robotica Uran, Shunsuke Ban, un uomo tarchiato coi baffi che nel corso della serie ha svolto varie professioni e altri.

Tezuka potrebbe, in una certa misura, aver tratto ispirazione da Pinocchio per realizzare il manga(anche il fatto che Atom è stato venduto ad un circo lo avvicina al burattino di Collodi), ma più che puntare su di un "miracolo" finale che risolve il problema della discriminazione nei confronti del ragazzo artificiale, si è posto forse la domanda: "Un elemento diverso, che rimarrà sempre tale, potrà integrarsi nella società?". Questo per me è un elemento di modernità, una modernità riscontrabile in molte altre opere di Tezuka(basti pensare a Ribon no Kishi, da noi conosciuto come "La Principessa Zaffiro", in cui la protagonista vestendosi da uomo mette in discussione i tradizionali ruoli uomo/donna, dimostrando il suo coraggio nel difendere il suo regno). Peccato che gran parte del corpus delle sue opere non siano mai state tradotte e siano quindi disponibili solo in giapponese.

Vi lascio con la prima sigla di Tetsuwan Atom(1963):


P.S. Per entrare nello spirito di Tetsuwan Atom, potreste recuperare un gioco per Gameboy Advance che ho trovato molto appassionante Astroboy Omega Factor.

P.S. 2 Sembra che uscirà quest'anno, non so se anche qui da noi, il nuovo film in computer grafica del simpatico robottino...


Alla prossima
Faust VIII

2 commenti:

Lamù e Lana ha detto...

Lo sviluppo della robotica giapponese di oggi è grazie ad Atom. Molti ragazzi che ha visto Atom, diventando gli ingegneri, hanno creato i robot.
Questa generazione si è invecchiata, adesso, dicono che la generazione di gundam lo fa.

Lana

Faust VIII ha detto...

Un po' come molti calciatori, giapponesi e non, hanno dichiarato di aver voluto diventare giocatori professionisti dopo aver visto Captain Tsubasa...