sabato, febbraio 27, 2010

Inu Yasha

Tokyo. Kagome Higurashi, studentessa liceale, vive con la sua famiglia in un tempio Shinto, del quale suo nonno è il sacerdote. Per cercare di recuperare il suo gatto, Kagome entra nel santuario, in un'area di solito chiusa, dove c'è un antico pozzo. All'improvviso il pozzo si apre e la ragazza viene trascinata dentro da qualcosa, un essere mostruoso mezzo donna e mezzo millepiedi. La caduta sembra interminabile, ma Kagome riesce in qualche modo a respingere la creatura, che sparisce. Quando tocca terra, la giovane studentessa tenta subito di risalire, ma, una volta uscita, non riesce a riconoscere il posto in cui si trova. Non è più al tempio, ma in mezzo ad una radura. Camminando arriva ad un villaggio dall'aria antica e presto si rende conto di essere nel passato, nell'Epoca Sengoku, per la precisione.

Si tratta di un'epoca buia della storia giapponese, un epoca di lotte intestine, di scontri fra i vari feudatari, i daimyou, che combattevano per la supremazia e per il dominio della loro casata sul Paese. I continui spargimenti di sangue attiravano cattivo karma e facevano uscire allo scoperto gli youkai, le creature soprannaturali del folklore, come la donna-millepiedi che aveva attaccato Kagome.

Kagome al villaggio conosce Kaede, anziana miko (sacerdotessa shintoista), che la aiuta perchè lei sembra il ritratto di sua sorella Kikyou, anch'essa sacerdotessa, morta 50 anni prima. Le spiega che il pozzo da cui è uscita è il Pozzo Divora-Ossa, che è dove gli abitanti del villaggio gettano i cadaveri dei demoni che hanno ucciso, per prevenire che il villaggio venga contaminato dall'aura maligna.

Di notte, la donna-millepiedi attacca di nuova Kagome, che scappa nei boschi e trova un ragazzo dai lunghi capelli e con delle strane orecchie che è stato trafitto da una freccia e per mezzo di essa è attaccato ad un albero. Il ragazzo, che si chiama Inu Yasha, dice che se lei riuscirà a liberarlo la aiuterà a difendersi dal mostro. La ragazza riesce ad estrarre la freccia e Inu Yasha, un hanyou (figlio di uno youkai e di una donna umana e perciò dotato di poteri) mezzo uomo e mezzo cane, attacca il mostro. Questo, però, colpisce Kagome, dal cui fianco ferito esce una sfera viola. La creatura mirava a quella e, impossessatasene, diventa sempre più forte, ma Inu Yasha riesce ad ucciderla e Kaede recupera la sfera. Questo oggetto è la Sfera dei Quattro Spiriti (Shikon no Tama), la cui proprietà è quella di aumentare a dismisura i poteri degli youkai e si scopre che anche Inu Yasha, 50 anni prima, aveva tentato di impossessarsene per diventare uno youkai completo. Per questo era stato sigillato ad un albero da Kikyou, che era la guardiana del potente oggetto.

Allora perchè la sfera era nel corpo di Kagome? In punto di morte Kikyou ordino che la sfera fosse bruciata col suo corpo, in modo da portarla con lei nell'aldila, per evitare che esseri malvagi se ne impossessassero. Kagome è la reincarnazione di Kikyou e quindi, quando l'anima della sacerdotessa ha avuto di nuovo un corpo, la sfera l'ha seguita, tornando nel mondo dei vivi.
Perciò, dopo aver messo attorno al collo di Inu Yasha una collana sacra che lo può immobilizzare con un comando di Kagome (osuwari, cioè "a cuccia!"), Kaede affida la sfera alla ragazza, appunto in quanto reincarnazione di Kikyou e quindi l'unica che può purificare e proteggera la sfera dagli attacchi degli youkai che sono attirati dalla sua aura.

In seguito, per uno sfortunato incidente, la sfera va in frantumi, che si sparpagliano in tutte le direzioni e Kagome fa un patto con Inu Yasha: mettere da parte le divergenze per un obbiettivo comune, rimettere insieme i pezzi della sfera. Purtroppo però, anche i singoli pezzi potenziano gli youkai e i due dovranno affrontarne molti per riprenderseli. Pian piano a loro si uniscono altri personaggi: il piccolo Shippou, cucciolo di youkai volpe; Miroku, un monaco buddista donnaiolo, vittima di una maledizione; Sango, sterminatrice di youkai, dal triste passato. Ma troveranno sulla strada anche dei potenti nemici, come Sesshoumaru, fratello di Inuyasha e youkai completo; Kikyou, tornata in vita con un incantesimo e che prova rancore per Inu Yasha; e soprattutto Naraku, un hanyou malvagio, nato dalla fusione di un enorme sciame di youkai inferiori e l'anima corrotta di un bandito, che ha la capacità di assorbire dentro di sè altri youkai per aumentare enormemente il suo potere.

Naraku sarà il loro avversario più temibile, visto il suo intento di corrompere la sfera facendole assorbire molta negatività, aumentandone così il potere, potere che gli servirà per diventare lo youkai più forte di tutti e dominare su tutto il Paese. Egli si rivela un macchiavellico manipolatore, che usa le debolezze di tutti i protagonisti per mandare avanti il suo piano. Di solito agisce nelle retrovie mandando avanti i saimyousho, le vespe infernali, e le sue emanazioni: esseri che plasma dalle parti di youkai contenute nel suo corpo e che quindi sono parte di lui, dotati ognuno di un potere specifico (ad esempio Kagura, che controlla il vento o sua sorella Kanna, che assorbe le anime dei viventi nel suo specchio).

Il viaggio del gruppo di Inu Yasha sarà lungo e pericoloso e non mancheranno nella trama intrecci amorosi, tradimenti, colpi di scena e battaglie cruente.

La storia è raccontata con la maestria di Rumiko Takahashi ed anche dal punto di vista grafico l'esperienza accumulata negli anni dalla "Principessa dei manga" si vede tutta. E per quanto ad un certo punto, la serie sia andata un po' per le lunghe, merita tutto il successo che ha avuto.
A me è piaciuta molto perchè ci ha mostrato l'atmosfera del periodo Sengoku "arricchita" degli elementi folkloristici e mitici che animano l'immaginario giapponese. La lista delle creature fantastiche incontrate nel corso del manga è lunghissima e non sfigura vicino a "mostri sacri" del calibro di Ge Ge Ge no Kitarou.


Alla prossima
Faust VIII

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