Il terzo occhio in Asia è simbolo di saggezza, conoscenza, illuminazione, chiaroveggenza. Si narra che in Tibet vi fosse una razza di essere simili agli umani, ma dotati di un terzo occhio, i Sanjian Unkara. Questi esseri erano a conoscenza di grandi segreti, di potenti magie e perfino del segreto dell'immortalità e dell'eterna giovinezza.
Il professor Fujii ha studiato per una vita le leggende che li riguardano e, recatosi in Tibet, trova l'ultima sopravvissuta di questa misteriosa stirpe, una ragazzina di nome Pai. Non avendo nessuno, il professore decide di portarla con sé in Giappone, ma una volta arrivati nella regione dello Yunnan, l'uomo si ammala e di li a poco muore.
A Tokyo conosciamo il figlio del professor Fujii, Yakumo, uno studente che lavora part-time in un gay bar. Tornando a casa, il ragazzo si imbatte in Pai, che gli dà una lettera di suo padre in cui c'è scritto che lo scopo di Pai è trovare un modo per diventare umana. Il professore aveva promesso di aiutare la ragazza nella sua missione, ma avendo scoperto di stare per morire, affida la ragazza al figlio come ultimo desiderio. Sarà lui a dover aiutare Pai. Inizialmente, Yakumo non crede ad una parola di tutto questo, pensando si trattino solo delle leggende da cui suo padre era ossessionato. Questo finché qualcuno non ruba il bastone della ragazza e non si sentono storie di un mostro apparso in citta. Il mostro è Takuhi, un essere alato dal volto umano che era l'animale da compagnia della ragazza. Vedendo che il mostro si dirige verso la ragazza, Yakumo pensa che stia per attaccarla e si frappone fra lei e gli artigli della bestia, finendo trafitto in un punto vitale. A quel punto, Pai decide che non può lasciarlo morire e, aperto il suo terzo occhio, assorbe l'anima del ragazzo dentro di sé. Lui guarisce miracolosamente da tutte le ferite, perché è diventato il suo Wu.
Gli Wu (Nulla, come l'ideogramma che ora è apparso sulla fronte di Yakumo) sono degli esseri creati dai Sanjiyan Unkara come guardie del corpo: l'anima del soggetto viene fusa a quella di un triclope (altro nome della stirpe di Pai) e in cambio della sua obbedienza a quest'ultimo, diventa immortale. Le sue ferite si rimarginano subito, sente ancora fame, sonno, stanchezza e dolore, ma fintanto che il suo triclope rimane vivo, questo non può morire.
Da quel momento i destini dei due ragazzi si sono intrecciati in maniera indissolubile. Scopriamo che Pai, nonostante il suo aspetto ha almeno trecento anni, che il suo popolo si è estinto per delle lotte intestine e che quando apre il terzo occhio ha accesso ad un grande potere, nonché ad un'altra personalità, Parvati IV. Mentre Pai è gentile e allegra, Parvati è aggressiva e fredda. Con lei ci sono due esseri soprannaturali: Takuhi, che abbiamo già visto e Fei-Oh, una creatura bianca, simile ad una balenottera, con delle grosse zanne, con un occhio solo situato nella sua bocca, capace di cambiare le sue dimensioni e di galleggiare nell'aria.
Yakumo accetta di aiutare Pai, perché quando diventerà umana, per via del loro legame magico, tornerà ad esserlo anche lui. E così parte un viaggio per tutta l'Asia nella prima saga (3x3 Occhi) e nel mondo dei sogni e in altre dimensioni nella seconda (Trinetra). Presto i due scoprono che per raggiungere il loro obbiettivo, avranno bisogno della Statua dell'Umanità e di altri due triclopi.
Yakumo e Pai però, non sono i soli a cercarla. Infatti hanno dei potenti nemici che metteranno loro i bastoni fra le ruote. In primis, Benares, il potentissimo Wu di KaiYanWang (anche noto come Shiva), il malvagio signore dei triclopi, che farà di tutto per liberare il suo padrone dalla prigione dimensionale in cui Parvati IV l'aveva imprigionato secoli prima. Egli ha a sua disposizione un piccolo esercito di mostri temibili che attenteranno svariate volte alla vita di Pai. Inoltre ci sono altri mostri e demoni che sperano di poter sfruttare il potere di un triclope, principalmente per diventare immortali.
Altri personaggi ricorrenti li troviamo nella redazione dell'Agenzia degli Incantesimi che ad Hong Kong pubblica un mensile sull'occulto. Questi includono: Lee Ling Ling, assistente dell'editore, sempre pronta a cercare il guadagno; Steve Long, un esorcista esperto nella magia taoista; Long Meixing, sorella di Steve ed esperta di arti marziali.
Uno degli aspetti più interessanti della serie è come combattono gli Wu. In pratica, dopo aver fatto schiudere un uovo di mostro, lasciano che questo instauri un rapporto parassitario con loro (gli umani non possono farlo, perché a lungo andare la perdita continua di energia li ucciderebbe). A quel punto, possono evocarlo in battaglia ogni volta che vogliono. Ad esempio, Yakumo usa spesso Tou Chao (Artiglio di Terra), un mostro invisibile dotato di tre grossi artigli con cui può smembrare il nemico o Kuan Yaa (Zanna di Luce), un raggio di luce che sembra avere una testa di drago e può essere scagliato contro il proprio avversario.
La serie parte con un tono abbastanza serio: la componente horror all'inizio è molto presente, con scene gore e qualche ammiccamento di tipo sessuale. Ma la trama è solida e coerente, i personaggi sono ben costruiti ed è facile trovarsi a parteggiare per loro, le sorprese sono costanti e lo stile grafico, sebbene all'inizio sia molto carico di inchiostro (il che si sposa molto bene con la cupezza della prima saga), diventa via via sempre più piacevole da guardare. Non mancano la componente sentimentale e i siparietti comici, per allentare la tensione. Traspare anche la fascinazione dell'autore, Yuzo Takada, per le leggende e le religioni di tutto il continente asiatico.
Insomma, un ottimo seinen, che non dovrebbe mancare nella vostra collezione.
Alla prossima
Faust VIII
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