lunedì, dicembre 24, 2012
Il mito del ciarlatano demoniaco
Riporto qui un post di Viaggio in Germania sul "vero" Faust e sulla nascita del mito. Se volete consigli per imparare il tedesco o siete interessati alla Germania e alla sua cultura, visitatelo, è un ottimo sito.
Questa è la storia della carriera fulminante di un negromante del '500 che entra nel mito e diventa un chiodo fisso della letteratura tedesca. Una storia molto affascinante - non solo per gli appassionati della letteratura!
Questa è la storia della carriera fulminante di un negromante del '500 che entra nel mito e diventa un chiodo fisso della letteratura tedesca. Una storia molto affascinante - non solo per gli appassionati della letteratura!
La sua vita..
A
sinistra: affresco sulla casa a Staufen (nella Foresta Nera) dove,
secondo la legenda, è morto Faust: il diavolo si prende Faust nel
momento della sua morte.
Due testimonianze da chi ha conosciuto personalmente il personaggio storico di Faust: "Quell'uomo, del quale tu mi scrivi, che ebbe la sfrontatezza di definirsi principe dei negromanti, è un vagabondo, chiacchierone e giramondo, degno di essere frustato". Dalla lettera di un abate, 1507. "Otto giorni fa giunse a Erfurt un chiromante di nome Giorgio Faust, un vero e proprio spaccone, pazzo per giunta". Dalla lettera di un commerciante, 1513. |
Non sono dei ritratti molto lusinghieri che tracciano
le fonti dell'epoca del personaggio storico di Faust. In verità, di lui
si sa poco di sicuro. Georg (o Johann) Faust nasce nel 1480 a
Knittlingen (Württemberg). Fa il maestro di scuola girando per tutta la
Germania. Poi fa il mago, forse anche il medico e il barbiere (che nel
'500 era spesso la stessa persona che, in caso di necessità, faceva
anche il dentista) e il consigliere di varie corti. Viaggia sempre e
opera incantesimi. Più volte viene cacciato via da una città perché
accusato di sodomia, pedofilia o di aver portato male a qualcuno.
Ricorre spesso a soprannomi per mascherare le precipitose partenze
oppure la presenza stessa in una città dove aveva commesso qualche
misfatto. Si dice che a Krakau insegnava la magia. Bisogna comunque
considerare il fatto che nel '500 non esisteva ancora una chiara
distinzione tra scienza (comunque molto poco sviluppata) e quello che
oggi chiameremmo ciarlataneria. A quell'epoca magia, filosofia e scienza
era ancora tutt'uno.
Già quando era ancora in vita cominciarono a formarsi le leggende più avventurose intorno a lui ed è difficile separare verità e invenzioni. La voce che il diavolo lo accompagnava era molto diffuso. Le sue apparizioni suscitarono sempre paura, ma anche ammirazione. Faust muore attorno al 1540 a Staufen (Breisgäu).
Già quando era ancora in vita cominciarono a formarsi le leggende più avventurose intorno a lui ed è difficile separare verità e invenzioni. La voce che il diavolo lo accompagnava era molto diffuso. Le sue apparizioni suscitarono sempre paura, ma anche ammirazione. Faust muore attorno al 1540 a Staufen (Breisgäu).
E la sua fine...
Nell'illustrazione: Faust nel suo studio (incisione di Rembrandt)
"Quando fu giorno si recarono nella stanza dove era stato il dottor Faust. Trovarono tutta la stanza imbrattata di sangue, il cervello era spiaccicato alla parete poiché il diavolo lo aveva sbattuto da una parete all'altra, vi erano pure i suoi occhi e molti denti sparsi qua e là, lo spettacolo era tremendo e pauroso. Trovarono infine il suo corpo fuori accanto al concime, orribilmente sfigurato, con la testa e le membra ciondolanti".da: "Storia del dottor Johann Faust", 1587. |
Veramente
una brutta fine, quella descritta in questo testo tedesco del 1587. Il
primo libro sulle vicende di Faust non usa mezzi termini: l'uomo di
quell'epoca doveva capire che uno come Faust che vendeva la sua anima al
diavolo per avere in cambio conoscenze, oltre che una bella vita,
doveva fare la fine più crudele e sanguinosa che si potesse immaginare.
L'uomo non doveva voler superare i limiti dello stretto mondo medievale.
Le prime storie di Faust erano di chiara ispirazione religiosa,
dovevano mettere in guardia il lettore: attenzione, il diavolo che ti
tenta è sempre in agguato!
La nascita del mito...
...
avviene già quando Faust era ancora in vita. La gente raccontava le
storie più incredibili e a ca. 50 anni dalla sua morte, nel 1587, esce
un libro con questo strano e lunghissimo titolo, qui riportato in
versione
già un po' abbreviata:
"Storia
del dottor Johann Faust, ben noto mago e negromante, di come si è
promesso al diavolo per un determinato periodo della sua vita, di quali
straordinarie avventure egli fu protagonista o testimone, fino al
momento in cui ricevette la ben meritata mercede. Un esempio orrendo per
tutti i superbi, i saccenti e gli empi, un esempio disgustoso oltre che
amichevole ammonimento. Siate sottomessi a Dio, combattete il diavolo,
cosicché egli fugga da voi. Amen."
a sinistra: la copertina del libro
Già nel titolo l'autore non lascia nessuna incertezza riguardo le sue intenzioni, si tratta di un chiaro ammonimento: non fate come ha fatto Faust, non abbiate la presunzione di voler sapere tutto, la scienza è roba da diavolo, piuttosto siate figli ubbidienti della chiesa e sottomessi a Dio! Il libro ebbe un enorme successo, successivamente uscirono sempre nuovi libri con "nuove storie" del dottor Faust, era una specie di "telenovelas" del '500. L'ammonimento religioso era sempre compreso, era d'obbligo per l'epoca, ma la gente leggeva queste storie e le raccontava in giro con un misto di paura e affascinata curiosità. Divenne per due secoli uno dei miti popolari più diffusi e amati. Goethe conobbe Faust per la prima volta in uno dei tanti spettacoli popolari di attori viaggianti che rappresentarono queste storie fantastiche nelle piazze. E così "lo spaccone degno di essere frustato" del '500 entrò nella grande letteratura.
a sinistra: la copertina del libro
Già nel titolo l'autore non lascia nessuna incertezza riguardo le sue intenzioni, si tratta di un chiaro ammonimento: non fate come ha fatto Faust, non abbiate la presunzione di voler sapere tutto, la scienza è roba da diavolo, piuttosto siate figli ubbidienti della chiesa e sottomessi a Dio! Il libro ebbe un enorme successo, successivamente uscirono sempre nuovi libri con "nuove storie" del dottor Faust, era una specie di "telenovelas" del '500. L'ammonimento religioso era sempre compreso, era d'obbligo per l'epoca, ma la gente leggeva queste storie e le raccontava in giro con un misto di paura e affascinata curiosità. Divenne per due secoli uno dei miti popolari più diffusi e amati. Goethe conobbe Faust per la prima volta in uno dei tanti spettacoli popolari di attori viaggianti che rappresentarono queste storie fantastiche nelle piazze. E così "lo spaccone degno di essere frustato" del '500 entrò nella grande letteratura.
Come si spiega l'enorme successo...
...
che questa storia ha avuto nella letteratura e nell'arte in generale?
L'elenco di drammi, poesie, romanzi, opere liriche, addirittura di
balletti che hanno come protagonista Faust è lunghissimo. Alla figura di Faust furono ispirate opere di ogni genere, da quelle musicali di Charles François Gounod, Arrigo Boito, Ferruccio Busoni, Louis Spohr, Robert Schumann, Franz Liszt, Richard Wagner e Hector Berlioz, alle rivisitazioni teatrali e letterarie di Christopher
Marlowe, Friedrich Maximilian Klinger, Lessing, Novalis, Adalbert von
Chamisso, Christian Dietrich Grabbe, Nikolaus Lenau, Heinrich Heine,
Henrik Ibsen, Paul Valéry, Michail Bulgakov e Thomas Mann, ai film di Friedrich Wilhelm Murnau, René Clair e di Autant Lara, fino al balletto di Maurice Béjart. Anche la pittura e il disegno (vedi sopra l'incisione di Rembrandt) ne approfittarono.
Il motivo di questo interesse...
...non
era solo l'aspetto "spettacolare" del patto col diavolo che è sempre
piaciuto al grande pubblico. Quello che affascinava erano piuttosto le
infinite possibilità che si aprono quando, con questo patto, si va oltre
i limiti intellettuali e fisici dell'uomo. Il problema che si ponevano
tutti, anzi che spesso sta al centro del mito del Faust, è questo: è
bene o male se l'uomo vuole più dalla vita di quello che gli dà la
natura (o Dio, a seconda dell'autore)? É lecito che l'uomo voglia, con
l'intelletto e con la sua scienza, dominare tutto, anche i segreti più
nascosti del mondo? Per Goethe, che voleva penetrare tutto con la luce
della ragione, quest'aspirazione dell'uomo a voler andare continuamente
oltre i propri limiti non poteva che essere positiva (vedi anche la
pagina dedicata al
Faust di Goethe).
Ma forse questa visione era possibile solo in un'epoca in cui l'uomo
con i suoi mezzi non era ancora in grado di distruggere non solo se
stesso ma anche tutto il pianeta. Thomas Mann che ha visto di che cosa
era capace un popolo come il suo, abbagliato dai falsi ideali del
nazionalsocialismo, certamente non era più in grado di vederlo allo
stesso modo ottimista. E oggi che, con la bomba atomica e con la
ingegneria genetica, abbiamo in mano delle possibilità e delle
responsabilità come mai prima, il dilemma del Faust, mettersi o no col
diavolo per andare avanti, è più attuale che mai.
È qui che sta il fascino del mito...
... che il personaggio un po' strambo del '500 sicuramente non avrebbe mai immaginato.
Alla prossima
Faust VIII
domenica, ottobre 28, 2012
50 anni di anime
L'ho visto da Lana e lo riposto perché l'ho trovato interessante. Quanti anime riuscite a riconoscere (almeno quelli di cui ci mostrano un breve video)?
Alla prossima
Faust VIII
sabato, ottobre 27, 2012
Soul Eater
Coloro che perdono la propria umanità in cerca del potere e cominciano a divorare anime innocenti, sono destinati a diventare kishin (dio demone) e a portare il caos e la follia nel mondo. Per questo, a Death City, Sua Eccellenza lo Shinigami (dio della morte) ha istituito l'accademia per i Meister, i quali, in coppia con un'arma umana, sono in grado di sconfiggere questi sfortunati e recuperare le loro anime, diventate "uova di kishin".
La storia si concentra non su di un solo protagonista, ma almeno su due coppie e un trio di Meister ed "armi demoniache" (esseri umani che si sanno trasformare in armi magiche):
- Maka Albarn, la figlia di una talentuosa Meister dell'Accademia e di Spirit, la Death Scythe, ovvero l'arma umana usata dallo Shinigami. Come risultato dell'indole da farfallone del padre, Maka non si fida degli uomini e spera di far diventare il suo partner, Soul Eater, una Death Scythe migliore di lui. Per far questo, dovrà aiutare Soul a mangiare 99 uova di kishin più l'anima di una strega. Soul (che si trasforma in una falce), dal canto suo, è un tipo tranquillo anche se ossessionato dal voler apparire "cool".
- Black Star, una testa calda che ha l'obbiettivo di "superare Dio". Ultimo sopravvissuto del Clan ninja della Stella, è stato addestrato dall'Accademia, dopo che questa ha sterminato il suo clan, che aveva cominciato a nutrirsi di anime. La sua partner Tsubaki (che diventa tutta una serie di armi ninja, principalmente una kusarigama) gli è molto fedele e lo supporta (e sopporta) sempre.
- Death The Kid o, semplicemente, Kid è figlio dello Shinigami e quindi è di natura divina. Fissato con la simmetria, vuole che tutto nella sua vita sia simmetrico (dagli arredi di casa ai suoi vestiti e così via). La sua fissazione è tale che la mancanza di simmetria lo fa stare fisicamente male e che si è scelto due armi, le sorelle Thompson (che si trasformano in due pistole), due ex delinquenti di New York che hanno svoltato conoscendo il giovane Shinigami.
Il concept della follia ha un ruolo di primo piano nella serie da un certo punto in poi e tutti i protagonisti e alcuni personaggi secondari ci avranno a che fare. Scopriremo così che la follia nasce dalla ricerca di cose diverse: il potere, l'orgoglio, l'ordine. Nella serie la follia viene vista come un'impulso negativo che porta al parossismo anche le pulsioni positive dei protagonisti e nessuno può ritenersi al sicuro da essa. Essa ha il suo impatto prima di tutto nel "sistema di combattimento": normalmente i Meister e le armi manifestano il loro potere con l'"eco dell'anima", vale a dire che le loro anime "sincronizzandosi" producono energia per combattere contro i nemici. La follia si inserisce in questa dinamica (o sotto forma di Black Blood o di Aura della Follia) con effetti imprevedibili. In pratica, le pulsioni dei protagonisti si riflettono anche nel loro modo di combattere.
Ho visto l'anime prima di leggere il manga e sebbene abbia ritrovato nella versione cartacea le stranezze del chara design che mi hanno fatto amare la serie animata, lo stile un po' grezzo mi ha scoraggiato un po' dal continuare a leggere, al pari delle abbondanti e completamente gratuite dosi di fanservice (un giorno dovrò scrivere qualcosa sull'argomento).
Alla fine dei conti, la storia del manga continua e mi sembra più profonda di quella dell'anime. Vedere come l'autore arriverà alla parola "fine" (speriamo in maniera meno deludente rispetto alla controparte animata) è l'incentivo principale che mi spinge a continuare la serie. E quando racconti una storia, non è forse questa la cosa più importante?
Alla prossima
Faust VIII
sabato, agosto 25, 2012
lunedì, agosto 06, 2012
Hadashi no gen
6-9 agosto 1945
Vedetevi questo, se volete, perché io sono troppo triste per dire qualcosa di coerente.
ATTENZIONE - IL FILM, PER QUANTO STORICAMENTE ACCURATO, CONTIENE IMMAGINI SCIOCCANTI, NON ADATTE AD UN PUBBLICO IMPRESSIONABILE.
Mai più.
Alla prossima
Faust VIII
Scheletro:
Cinema,
Eventi,
Politica e impegno sociale
mercoledì, luglio 25, 2012
Il Goemon Ishikawa contemporaneo!
In Italia, come sapete, amiamo Lupin III. Io stesso ho una serie (la seconda) in cassetta, più qualche film (tipo Il Castello di Cagliostro). Ma, ho l'impressione che Lupin sia conosciuto soprattutto tramite l'anime (anche se, a dire il vero, la Star Comics ha pubblicato i manga originali di Monkey Punch).
Perciò, per chi non l'avesse mai visto prima, ecco un assaggio dello stile dell'autore:
Questo è "l'episodio" in cui compare Goemon per la prima volta. Su Youtube ci sono anche altri capitoli del manga presentati così.
E questo è il Goemon del mondo reale, Isao Machii, detentore di due record mondiali per le sue capacità con la spada. In questo video ci mostra, tra le altre cose, la Zantetsuken (斬鉄剣 ), la "spada che taglia il ferro". Incredibile, vero?
Mi domando se riesca a tagliare il konnyaku...
Alla prossima
Faust VIII
Perciò, per chi non l'avesse mai visto prima, ecco un assaggio dello stile dell'autore:
Questo è "l'episodio" in cui compare Goemon per la prima volta. Su Youtube ci sono anche altri capitoli del manga presentati così.
E questo è il Goemon del mondo reale, Isao Machii, detentore di due record mondiali per le sue capacità con la spada. In questo video ci mostra, tra le altre cose, la Zantetsuken (斬鉄剣 ), la "spada che taglia il ferro". Incredibile, vero?
Mi domando se riesca a tagliare il konnyaku...
Alla prossima
Faust VIII
Scheletro:
Manga,
Ossa di varia lunghezza
domenica, aprile 15, 2012
Gli strumenti demoniaci di Neuro
Come omaggio al seiyû di Faust VIII (e di molti altri personaggi), posto questa "compilation" di tutti (credo) i 777 Strumenti del Mondo Demoniaco e delle 7 Armi della Corte dei Demoni che si vedono nell'anime di Majin Tantei Nougami Neuro. Una dimostrazione di quanto Koyasu-san possa essere inquietante (certo, l'atmosfera generale della serie aiuta!) O_O
Alla prossima
Faust VIII
Scheletro:
Faust VIII e Koyasu Takehito,
Manga
lunedì, aprile 09, 2012
Famicom fascination
Oggi posto dei video che hanno a che fare col Famicom, la versione giapponese del NES.
Il primo ha a che fare con quei birboni che lavorano per Google, che lo scorso primo aprile ci hanno spiegato che, da quel giorno, GoogleMaps poteva essere visualizzato anche in 8 bit e che ci si poteva collegare ad esso tramite un'apposita cartuccia per il Famicon. Ovviamente era una bufala, come avrebbe dovuto suggerire il video stesso e il logo che usavano per l'operazione, molto (troppo?) simile a quello di Dragon Quest.
Vi ricordate di JewWario? Adesso, per alcune recensioni, impersona Famikamen Raider. L'ispirazione gli è venuta proprio dai tokusatsu che sono l'oggetto di queste recensioni, come Kamen Raider e le Super Sentai. Famikamen Raider ha anche le sue sigle di apertura e chiusura!
Mi fa ridere il fatto che quando si trasforma, soffia prima nella cartuccia. I giocatori della vecchia scuola sanno il perché :D
Infine, vi lascio con questa canzone/meme composta dal Team Nekokan, che ci parla delle tribolazioni di un giocatore alle prese con un boss di fine livello piuttosto tenace, Airman.
Alla prossima
Faust VIII
Scheletro:
Musica giapponese,
Ossa di varia lunghezza,
Videogames
giovedì, febbraio 09, 2012
Resurrección
Esatto. Sto per tornare...
Ed ora, come omake, tutte le zanpakuto degli Espada, coi loro comandi di attivazione:
0. Yammy Llargo: Be Enraged (ブチ切れろ,buchikirero), Ira 憤獣 (イーラ)
1. Coyote Starrk & Lilynette Gingerbuck: Kick About (蹴散らせ,kechirase), Los Lobos 群狼 (ロス・ロボス)
2. Baraggan Louisenbairn: Rot (朽ちろ, kuchiro), Arrogante 髑髏大帝 (アロガンテ)
3. Tier Harribel: Destroy (討て, Ute), Tiburón 皇鮫后 (ティブロン)
4. Ulquiorra Schiffer: Enclose (鎖せ, tozase), Murciélago 黒翼大魔 (ムルシエラゴ)
5. Nnoitra Gilga: Pray (祈れ, inore), Santa Teresa 聖哭螳螂 (サンタ テレサ)
6. Grimmjow Jaegerjaquez: Grind (軋れ, kishire), Pantera 豹王 (パンテラ)
7. Zommari Rureaux: Suppress (鎮まれ, shizumare), Brujería 呪眼僧伽 (ブルヘリア)
8. Szayel Aporro Granz: Sip (啜れ, Susure), Fornicarás 邪淫妃 (フォルニカラス)
9. Aaroniero Arruruerie: Devour (喰い尽くせ,kuitsukuse), Glotoneria 喰虚 (グロトネリア)
(dati trovati su Bleach Wiki)
Alla prossima
Faust VIII
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