domenica, ottobre 28, 2012

50 anni di anime



L'ho visto da Lana e lo riposto perché l'ho trovato interessante. Quanti anime riuscite a riconoscere (almeno quelli di cui ci mostrano un breve video)?


Alla prossima
Faust VIII

sabato, ottobre 27, 2012

Soul Eater


Coloro che perdono la propria umanità in cerca del potere e cominciano a divorare anime innocenti, sono destinati a diventare kishin (dio demone) e a portare il caos e la follia nel mondo. Per questo, a Death City, Sua Eccellenza lo Shinigami (dio della morte) ha istituito l'accademia per i Meister, i quali, in coppia con un'arma umana, sono in grado di sconfiggere questi sfortunati e recuperare le loro anime, diventate "uova di kishin".

La storia si concentra non su di un solo protagonista, ma almeno su due coppie e un trio di Meister ed "armi demoniache" (esseri umani che si sanno trasformare in armi magiche):
  • Maka Albarn, la figlia di una talentuosa Meister dell'Accademia e di Spirit, la Death Scythe, ovvero l'arma umana usata dallo Shinigami. Come risultato dell'indole da farfallone del padre, Maka non si fida degli uomini e spera di far diventare il suo partner, Soul Eater, una Death Scythe migliore di lui. Per far questo, dovrà aiutare Soul a mangiare 99 uova di kishin più l'anima di una strega. Soul (che si trasforma in una falce), dal canto suo, è un tipo tranquillo anche se ossessionato dal voler apparire "cool".
  • Black Star, una testa calda che ha l'obbiettivo di "superare Dio". Ultimo sopravvissuto del Clan ninja della Stella, è stato addestrato dall'Accademia, dopo che questa ha sterminato il suo clan, che aveva cominciato a nutrirsi di anime. La sua partner Tsubaki (che diventa tutta una serie di armi ninja, principalmente una kusarigama) gli è molto fedele e lo supporta (e sopporta) sempre.
  • Death The Kid o, semplicemente, Kid è figlio dello Shinigami e quindi è di natura divina. Fissato con la simmetria, vuole che tutto nella sua vita sia simmetrico (dagli arredi di casa ai suoi vestiti e così via). La sua fissazione è tale che la mancanza di simmetria lo fa stare fisicamente male e che si è scelto due armi, le sorelle Thompson (che si trasformano in due pistole), due ex delinquenti di New York che hanno svoltato conoscendo il giovane Shinigami.
La strega Medusa è uno dei nemici ricorrenti della serie, un'ambiziosa e infida manipolatrice che non ha esitato a far imboccare la via del male a suo/a figlio/a Crona (il suo sesso non è specificato), Meister potente e folle, pur di risvegliare il Kishin Ashura dal suo sonno. Quest'ultimo è un essere potentissimo che diffonde un'aura di follia tale da distorcere la realtà.

Il concept della follia ha un ruolo di primo piano nella serie da un certo punto in poi e tutti i protagonisti e alcuni personaggi secondari ci avranno a che fare. Scopriremo così che la follia nasce dalla ricerca di cose diverse: il potere, l'orgoglio, l'ordine. Nella serie la follia viene vista come un'impulso negativo che porta al parossismo anche le pulsioni positive dei protagonisti e nessuno può ritenersi al sicuro da essa. Essa ha il suo impatto prima di tutto nel "sistema di combattimento": normalmente i Meister e le armi manifestano il loro potere con l'"eco dell'anima", vale a dire che le loro anime "sincronizzandosi" producono energia per combattere contro i nemici. La follia si inserisce in questa dinamica (o sotto forma di Black Blood o di Aura della Follia) con effetti imprevedibili. In pratica, le pulsioni dei protagonisti si riflettono anche nel loro modo di combattere.

Ho visto l'anime prima di leggere il manga e sebbene abbia ritrovato nella versione cartacea le stranezze del chara design che mi hanno fatto amare la serie animata, lo stile un po' grezzo mi ha scoraggiato un po' dal continuare a leggere, al pari delle abbondanti e completamente gratuite dosi di fanservice (un giorno dovrò scrivere qualcosa sull'argomento).

Alla fine dei conti, la storia del manga continua e mi sembra più profonda di quella dell'anime. Vedere come l'autore arriverà alla parola "fine" (speriamo in maniera meno deludente rispetto alla controparte animata) è l'incentivo principale che mi spinge a continuare la serie. E quando racconti una storia, non è forse questa la cosa più importante?


Alla prossima
Faust VIII